Migranti climatici: cosa sono e quali sono le motivazioni

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30/07/2022

Non si parla ancora molto di questo tema ma purtroppo è bene pensarci: nel corso degli anni tantissime persone saranno costrette ad abbandonare tutto ciò che hanno per migrare in posti più vivibili. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e quali sono le cause legate a questa dinamica.

Migranti

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Sicuramente ottimizzare l’utilizzo dell’acqua, evitare gli sprechi, chiudere i rubinetti quando non utilizziamo l’acqua, come quando ci laviamo i denti o i capelli e se abbiamo un giardino valutare di installare un serbatoio di raccolta acque.

Migranti climatici: quali sono le cause?

Cambiamenti, Climatici

Questa situazione si viene a creare a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale che porterà a rendere meno vivibili tantissimi paesi del mondo che saranno sottoposti ad eventi climatici estremi.

Anche la siccità renderà davvero invivibili alcuni posti del pianeta, perché come sappiamo la risorsa idrica è quella che rende possibile la vita.

Secondo delle stime del Rapporto Growndshell della Banca Mondiale, entro il 2050 circa 216 milioni di persone del mondo dovranno lasciare le loro case e i loro paesi e migrare altrove.

Migranti climatici: i dati per il futuro

Migrazione

Entro il 2050 l’Africa subsahariana potrebbe contare fino a 86 milioni di migranti climatici interni e 19 milioni il Nord Africa. In Asia orientale e Pacifico si stimano 49 milioni mentre 40 milioni per le aree asiatiche meridionali. Per l’America Latina si prevedono 17 milioni mentre tra Europa orientale e l’Asia centrale, 5 milioni.

Le migrazioni saranno forzate, alcune persone tenderanno a sopravvivere e altre si sposteranno in modo più graduale, soprattutto i giovani, che tanto possono fare già da ora per cercare di alleviare questo problema.

Tutt’ora molta popolazione del mondo è colpita da disastri legati al clima (almeno 139 milioni di persone) e fra queste ci sono anche migranti climatici: i posti più colpiti sono Sahel e il Bangladesh.

I Governi comunque si stanno impegnando per tutelare questa categoria di persone (i migranti climatici) e alcuni decreti di sicurezza saranno approvati a dicembre e prevedono lo stesso trattamento riservato a chi fugge da guerre o carestie.