Mimosa: guida alla coltivazione della pianta delle donne

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11/02/2019

La mimosa è una pianta che conosciamo tutti e che siamo abituati a regalare (o ricevere) in occasione della festa della donna l’8 marzo. Rappresenta un vero e proprio simbolo ormai, ma il suo colore ed il suo profumo sono talmente particolari ed inconfondibili che la rendono una pianta davvero molto amata. Quando si riceve una mimosa in regalo, spesso e volentieri non si è in grado di curarla al meglio e nel giro di poco tempo appassisce o si secca. In realtà però questa pianta è molto resistente e con le giuste attenzioni può durare davvero a lungo. Oggi vedremo come prendercene cura al meglio e quali sono i segreti per farla rifiorire anche l’anno prossimo.

Mimosa: caratteristiche della pianta

Mimosa-piantaLa mimosa (Acacia dealbata) è una pianta che appartiene alla famiglia delle fabacee originaria della Tasmania ma ormai diffusa in tutta Europa. In Italia cresce spontanea in alcune regioni e la troviamo in modo particolare lungo la Riviera Ligure, in Toscana e nel Sud Italia. Una caratteristica della mimosa è che si tratta di una pianta pioniera: riesce cioè ad insediarsi prima di altre specie su terreni di recente formazione. E’ quindi molto resistente, anche se naturalmente coltivandola in vaso perdiamo alcuni tratti della sua rusticità.

La mimosa produce dei piccoli fiorellini gialli, piuttosto delicati, che hanno la forma di piccole palline. Il loro profumo è inconfondibile ed è una delle caratteristiche più distintive della pianta.

Come coltivare la mimosa in vaso

La mimosa è famosa perchè viene regalata in occasione della festa della donna che cade ogni anno l’8 marzo. Prendersene cura è davvero molto semplice e basta riservare alla pianta alcune attenzioni per mantenerla in vita a lungo e vederla rifiorire anche l’anno successivo.

Dove collocare la mimosa: esposizione consigliata

Questa pianta, se coltivata in vaso, può durare a lungo ma deve essere tenuta dentro casa nei mesi più freddi perchè non sopporta molto bene le temperature più rigide. Il vaso deve essere collocato in una zona luminosa, perchè la mimosa ha bisogno di luce e difficilmente rischia di bruciarsi anche se posta in pieno sole. Il terriccio da utilizzare è quello universale, che deve essere mescolato (50/50) con del terriccio apposito per piante acidofile.

Irrigazione della mimosa

Per quanto riguarda le irrigazioni, questa pianta non ha bisogno di grandi quantitativi di acqua ma naturalmente dobbiamo assicuarci che il terreno non diventi eccessivamente secco. Nel periodo primaverile/estivo la mimosa deve essere annafiata indicativamente una volta alla settimana, mentre in inverno le annaffiature possono essere ridotte. Per capire quando è il momento di darle acqua, basta tastare il terreno: se è secco conviene sempre annaffiare ma con moderazione e prestando attenzione ai ristagni nel sottovaso.

Potatura

La potatura non è sempre necessaria e serve esclusivamente per mantenere la forma della pianta ed evitare che ci siano rami più lunghi di altri. La si può fare semplicemente tagliando i rami più lunghi per darle un aspetto ordinato e se la pianta è giovane si può tagliare molto perchè la sua crescita è piuttosto rapida.

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