Miniere di carbone in India: le foreste di Hasdeo diverranno nuove miniere, la protesta

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22/04/2022

Se le foreste fossero messe da parte per fare spazio alle miniere di carbone come potrebbe reagire la popolazione che vive in quei territori? Questo è il caso della decisione governativa presa dall’India , in particolare si parla di un consenso varato dal governo per espandere le riserve di carbone in una terra ricca di biodiversità e natura, la foresta di Hasdeo. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e perchè la popolazione indigena sta protestando.

Foresta, India

Il Governatore del Chattisgarh aveva promesso di avviare delle indagini sulle modalità con cui si sarebbe ottenuto il “via libera” per l’espansione delle miniere di carbone nelle foreste Indiane , ma il Governo ha comunque approvato il progetto ad alto impatto ambientale. Come previsto dalla legge indiana, senza il consenso della popolazione interessata non si potrebbero realizzare miniere nelle terre in questione. Purtroppo, i dissensi della popolazione indigena non sono stati  presi in considerazione e il progetto sarà portato a termine ingiustamente.

L’espansione delle miniere e la foresta di Hasdeo

Nello stato indiano del Chhattisgarh esiste un luogo unico, abitato da circa 20mila Adivasi (popolazione indigena),la meravigliosa foresta di Hasdeo. Questo territorio è stato scelto per la massiccia espansione delle miniere di carbone e come se non bastasse tutto questo sarà portato avanti senza il consenso di moltissimi Adivasi che hanno iniziato una protesta ad oltranza.

Esiste già una miniera di carbone , operativa nella foresta, la PEKB. Questo sito è gestito da Adani , un’importante compagnia della zona adibita alla produzione di carbone in India.

La miniera PEKB ha già causato danni importanti per il territorio e per gli Adivasi che vivono ad Hasdeo. Dopo il via libera per l’apertura del nuovo sito carbonifero , le terre e i mezzi delle popolazioni indigene come gli Adivasi Gond e gli Oraon , verranno distrutte , per non parlare dei 200mila alberi che verranno abbattuti nei giorni a venire.

Miniere, Carbone

La protesta degli Adivasi

Gli Adivasi di Hasdeo hanno iniziato un’importante protesta per non farsi portare via questo patrimonio così importante per l’umanità e il Pianeta .

Muneshwar Porte, un uomo Adivasi del villaggio di Fatehpur (destinato ad essere distrutto) denuncia così la vicenda:

“La situazione è critica e per questo abbiamo deciso di protestare a oltranza. Se ci porteranno via le nostre terre, le future generazioni perderanno la loro identità e la nostra esistenza sarà cancellata per sempre”

Nonostante lo stato del Rajasthan abbia già un enorme potenziale in energia solare , la nuova miniera denominata Parsa fornirà energia per oltre 45 anni grazie alla produzione di 5 milioni di carbone l’anno.

La ricercatrice Jo Woodman di Survival International ci spiega:

“Nell’ultimo decennio gli Adivasi di Hasdeo hanno bussato con tutte le loro forze a ogni porta per tentare di proteggere la loro foresta sacra e hanno persino marciato per 300 chilometri per incontrare il Primo Ministro. Ma anziché dare priorità ai diritti dei popoli indigeni e alla costituzione indiana, il governo ha scelto di privilegiare le miniere di carbone.”

Gli Adivasi, unici custodi della foresta di Hasdeo, stanno intensificando la loro resistenza contro le attività illegali delle miniere di carbone a cui non hanno nemmeno dato il consenso. Questa decisione governativa sarà infatti una catastrofe anche per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici e il raggiungimento della sostenibilità energetica. Lasciare il carbone sotto terra e sfruttare energie rinnovabili come la “solare” dovrebbe essere una priorità globale e non solo delle popolazioni che sono vittime di queste scelte politiche.

La scelta sembra ormai irreversibile, ma ci saranno delle possibilità per il futuro della foresta di Hasdeo e degli indigeni Adivasi?

L’uomo sarà in grado di far fronte a queste minacce e raggiungere la conversione energetica?