Mobilità sostenibile: la guida autonoma del futuro in Italia

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25/06/2023

Autostrade per l’Italia ha lanciato la sua prima sperimentazione sulla guida autonoma, utilizzando un sistema che consente ai veicoli di comunicare con l’infrastruttura stradale anche in assenza di segnale satellitare. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Mobilità, Elettrica

Questa iniziativa fa parte del programma Mercury Smart Sustainable Mobility e fa seguito al decreto Smart Road del 2018, che ha promosso l’adeguamento infrastrutturale per la “digital transformation” delle strade italiane.

Mercury Smart Sustainable Mobility: come funziona

traffico

L’esperimento si sta svolgendo sull’autostrada A1 in Toscana, e sono già state effettuate due fasi di test: una in un ambiente controllato e l’altra in un tratto autostradale, specificamente nella Galleria “Le Croci” tra Calenzano e Barberino.

Il sistema sviluppato consente ai veicoli di mantenere il livello di guida autonoma, grazie alla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne RSU (Roadside Unit) distribuite lungo la rete stradale. Questa tecnologia fornisce informazioni precise sulla posizione del veicolo e consente di mantenere l’automazione costante lungo il percorso.

L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è quello di rendere le infrastrutture stradali sempre più sicure, innovative e connesse, tenendo conto delle evoluzioni nel settore del trasporto su gomma come l’elettrificazione dei veicoli, i servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma.

I vantaggi del sistema di guida autonoma

sostenibile

La sperimentazione è condotta in collaborazione con Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi, e il Politecnico di Milano.

Lorenzo Rossi, Amministratore Delegato di Movyon, sottolinea l’importanza di dare un ruolo attivo all’operatore stradale per favorire la rivoluzione della mobilità. Le soluzioni testate puntano a supportare i veicoli a guida autonoma attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già presenti lungo la rete autostradale.

L’infrastruttura, dotata di sensori e sistemi di monitoraggio, può offrire una visione completa e aggiornata della rete stradale, migliorando l’affidabilità e facilitando la diffusione della guida autonoma.

Questa prima sperimentazione rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di una mobilità intelligente in Italia, aprendo le porte a ulteriori sviluppi nel settore della guida autonoma e della digitalizzazione delle infrastrutture stradali.