Mobilità sostenibile: quanto influenza il benessere umano?

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22/06/2023

Secondo uno studio condotto dal Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change di Berlino, è possibile ridurre le emissioni generate dai trasporti del 22% in 15 anni senza compromettere la qualità della vita. Il modello di studio si basa su 120 città globali e considera quattro approcci fondamentali alla mobilità sostenibile. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Sostenibile
Questi risultati dimostrano che la mobilità sostenibile e il benessere urbano non sono in contraddizione.

Transizione mobilità sostenibile: dubbi e perplessità

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Spesso siamo abituati a considerare le auto come parte essenziale della nostra vita, e qualsiasi proposta di cambiamento nel modo in cui ci spostiamo in città viene accolto con scetticismo, se non con proteste. Tuttavia, lo studio dimostra che la mobilità sostenibile non compromette la qualità della vita.

La difesa dell’uso esclusivo delle auto tradizionali sta diventando uno dei principali ostacoli nella transizione ecologica. Questo è dovuto al fatto che coinvolge la maggior parte delle persone, soprattutto nei paesi sviluppati, e anche perché spesso la politica sfrutta questo tema per guadagnare consenso a breve termine.

L’alternativa, ovvero l’auto elettrica, viene spesso presentata come un lusso per ricchi, anche se si prevede che il costo sarà paritario rispetto alle auto tradizionali entro il 2026. In casi estremi, viene persino dipinta come un tentativo mascherato di abbassare la qualità della vita dei cittadini.

Negli ultimi mesi, teorie del complotto sono state riprese e diffondono l’idea che il concetto di “Città dei 15 minuti“, una pianificazione urbana in cui tutti i servizi di prossimità sono raggiungibili entro 15 minuti a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, sia un modo per imporre un fantomatico “lockdown climatico” e impedire alle persone di lasciare i propri quartieri, tutto questo da parte di una presunta “dittatura globale”.

Transizione mobilità sostenibile: lo studio sulla qualità della vita

Autobus

Lo studio del Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change di Berlino, smentisce queste teorie, presentando dati elaborati da un modello che tiene conto di vari fattori, tra cui densità abitativa, uso del suolo, dimensione degli appartamenti, costi degli affitti e dei trasporti pubblici. Il modello calcola quanto si possa ridurre al massimo le emissioni del settore dei trasporti applicando uno o più dei quattro approcci: una tassa sui carburanti, auto più efficienti, investimenti nei trasporti pubblici e sviluppo urbano sostenibile.

In 15 anni, applicando tutti e quattro gli approcci, si potrebbe ridurre le emissioni del settore dei trasporti del 31%. Tuttavia, la qualità della vita diminuirebbe di tre punti percentuali. I ricercatori del Mercator hanno quindi chiesto al modello di calcolare la massima riduzione possibile delle emissioni senza sacrificare il benessere. Il risultato è che è comunque possibile abbattere le emissioni del 22%, sempre in 15 anni, mantenendo un aumento dell’1% della qualità della vita.