Nucleare in Italia: arriva l’ok della maggioranza
Torna il nucleare anche in Italia: l’ipotesi sembra sempre più concreta dopo che la Camera dei deputati ha dato il via libera alla mozione di maggioranza. Lo scopo è quello di raggiungere la neutralità energetica quanto prima e di decarbonizzare il paese in fretta.
L’ipotesi di avere il nucleare anche nel nostro paese sembra ormai sempre più vicina: la Camera dei deputati ha approvato la mozione di maggioranza per la quale il governo si deve impegnare a «valutare l’opportunità di inserire nel mix energetico nazionale anche il nucleare come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia».
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di zero emissioni entro il 2050, anche il governo italiano è pronto a incentivare lo sviluppo di nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia pulita. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il vice ministro Vannia Gava si dicono grati al Parlamento europeo per l’impegno con cui si lavora per un’energia più pulita:
Ringraziamo l’intero Parlamento, maggioranza e opposizione, per aver mantenuto l’impegno di confrontarsi sul tema dell’energia nucleare e di aver dato un preciso indirizzo al Governo. La ricerca e la sperimentazione in questi ultimi decenni hanno fatto passi avanti enormi. Il nucleare di quarta generazione è sicuro quanto pulito. Ci confronteremo ora con i partner europei e valuteremo, con la massima attenzione, come inserirlo nel mix energetico nazionale dei prossimi decenni, con l’obiettivo di raggiungere, anche con il contributo del nucleare, gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione europea, sino a quella finale della neutralità climatica del 2050.
Nucleare in Italia: l’ipotesi diventa realtà con la mozione di maggioranza
Oggi in Europa il nucleare fornisce il 25% dell’energia elettrica dell’Unione. Il 28 febbraio 2023 diversi paesi Ue hanno sottoscritto un accordo di cooperazione sul nucleare noto come «l’Alleanza per il nucleare», che ha come obiettivo di lavorare sulla sicurezza dell’energia nucleare per garantire la sicurezza energetica e la sua continuità.
Per raggiungere gli obiettivi comunitari di zero emissioni entro il 2050 sarebbero necessarie 7 centrali di terza generazione evoluta, proposta già contenuta nel programma elettorale del Terzo Polo. Intanto su Twitter Calenda scrive:
Un passo avanti nel tentativo di smantellare la narrazione ideologica e demagogica contraria all’utilizzo di questa tecnologia. Avanti così, senza nucleare è impossibile raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.