Nutria: come allontanarla senza farle male
La nutria è un mammifero che appartiene alla famiglia di roditori ed è originario dell’America Sud. Il nome scientifico è Myocastor coypus, detta anche “castorino”. É diffusa nella zona compresa fra la Pianura Padana, l’Abruzzo, il Lazio. È presente anche in Lazio, in Sardegna, in Campania e Sicilia.
Originariamente questo animale era cacciato per la pelliccia, infatti si stava quasi estinguendo. Per favorire la riproduzione si sono aperti allevamenti. In Italia è arrivata proprio in allevamenti, per la vendita delle pellicce, eppure non ebbe il risultato sperato. Il risultato fu che gli animali vennero liberati e si sono diffusi in natura in numero consistente.
Nutria: com’è fatta e come allontanarla
Si tratta di un roditore simile al castoro, la differenza è nella coda. Quest’ultimo presenta una coda piatta, mentre quella della nutria è tonda. La nutria è lunga circa 60 centimetri e pesa tra i 5 ed i 10 chilogrammi. Questo roditore ha la pelliccia marrone, che si fa più chiara sul ventre. Ha cinque dita sugli arti posteriori (4 palmate) e cinque sulle anteriori più corte. Ha incisivi grandi e sporgenti.
Questo animale è maturo sessualmente già al sesto mese e non ha periodi precisi per la riproduzione, ma è attiva tutto l’anno, con una flessione nei periodi più freddi. La gestazione della nutria dura 132 giorni e può partorire anche 2-3 volte all’anno. Le nutrie non sono animali che possono portare malattie per l’uomo e non lo attaccano: quindi non sono pericolose.
In che ambiente vive la nutria?
La nutria trova il suo habitat naturale nei pressi di fiumi e laghi o in zone paludose in cui può procurarsi cibo. Principalmente si alimenta con alghe e piante acquatiche, ma non disdegna molluschi e anguille. Questo roditore trascorre la maggior parte del suo tempo in acqua, infatti le zampe posteriori hanno le dita palmate (quattro su cinque).
La nutria non vive sola, ma in gruppi di circa una decina di esemplari con una femmina dominante. Le tane quindi sono diverse, nella vicinanza di fiumi e stagni, e vi passa molto tempo, per uscirne solo al tramonto.
Come liberarsene
La nutria è un animale abbastanza invasivo. La sua presenza è causa di danni per sistemi di irrigazione, dighe, argini di fiumi, coltivazioni. Volerlo allontanare è lecito, ma il nostro cuore animalista sconsiglia repellenti tossici e velenosi. Vi sono sostanze che non fanno male alla nutria, ma che essa trova sgradita, costringendola alla fuga.
Per un’azione incisiva sarebbe meglio coinvolgere l’amministrazione locale, che può agire in modo efficace per un sistema rapido e meno cruento. Di solito si utilizza una trappola-gabbia con esca. In Italia non si può cacciare l’animale con metodi cruenti, di legge (legge157/92).
I repellenti naturali sono commercializzati in cubetti di gel a base di essenze specifiche. Il prodotto è del tutto innocuo per altri animali, persone e per le piante e non danneggia l’ambiente. Questo prodotto resiste all’umidità e all’acqua.
Per allontanare le nutrie bisogna evitare di avere acqua stagnante, perché è proprio quello che cerca l’animale: vegetazione di cui cibarsi e acquitrini o rigagnoli. La cosa migliore è organizzare l’orto in maniera da evitare di creare il perfetto habitat per la nutria. Un’idea è quella di mettere delle reti metalliche per evitare il loro ingresso.
Attenzione che questi animali accedono dal sottosuolo, scavando tunnel, quindi bisogna posizionare queste reti a 50 cm di profondità lungo il perimetro, per evitare che entrino. Vi sono reti apposite anti-talpa o anti-nutria, con la giusta griglia e spessore. Questo tipo di protezione è promossa dall’ENPA, così come la sterilizzazione degli animali, come alternativa alla caccia e all’uccisione delle nutrie.