Open Fiber Green: il futuro del fotovoltaico
I Pcn permetteranno ogni anno un risparmio di circa 1,7 milioni euro sul costo dell’energia e un taglio delle emissioni di circa 2.100 tonnellate di Co2. Andiamo a scoprire l’ultimo progetto sul fotovoltaico “Open Fiber Green”.

Il progetto sul fotovoltaico: Open Fiber Green

Il Pcn (Punto di consegna neutro) di Castelnuovo di Porto produrrà oltre 6.000 kilowattora l’anno, che equivalgono alle emissioni assorbite in un anno da circa 5.600 metri quadri di foresta. Il progetto, condiviso con Infratel, concessionario pubblico che gestisce il piano Bul, porterà importanti benefici in termini di riduzione degli impatti ambientali dovuti ai consumi di energia, e vedrà, nei prossimi anni, l’installazione di impianti fotovoltaici in circa 650 siti all’interno dei comuni delle aree bianche, per un totale installato di 3,5 megawatt.
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Open Fiber Green: quali sono i vantaggi per l’ambiente

«Castelnuovo di Porto è solo la prima tappa di un progetto in grado di portare grandi benefici, in termini di sostenibilità e riduzione diretta dell’impatto ambientale dovuto al consumo di energia da fonti fossil» ha dichiarato la presidente di Open Fiber Barbara Marinali. «Il cambiamento climatico e la recente crisi energetica hanno reso ancor più evidente la necessità di accelerare nella transizione verso le rinnovabili per la salvaguardia dell’ambiente e dell’economia. Con il progetto Open Fiber Green intendiamo dare un contributo a partire dalle nostre centrali, distribuite sull’intero territorio nazionale».
Open Fiber sta realizzando una rete in fibra ottica in tutto il paese: città grandi e medie, borghi, zone industriali. Grazie a un’infrastruttura capillare l’Italia sarà in grado di superare il digital divide e le disuguaglianze tra i territori, permettendo la crescita economica e la ripopolazione dei piccoli comuni.