Pellicola termocromica che riscalda e raffredda gli edifici: cos’è e come funziona

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07/02/2023

È stato inventato un materiale in grado di riscaldare e raffreddare gli edifici cambiando struttura in base alla stagione. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funziona.

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Sono diversi i sistemi utilizzati quest’oggi per isolare termicamente un edificio al fine di raggiungere un certo risparmio energetico, come cappotti termici, guaine isolanti e molto altro.

Tuttavia, nel prossimo futuro, questi sistemi potrebbero essere sostituiti da un materiale capace di cambiare la sua struttura in base alla stagione. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Pellicola termocromica capace di riflettere e trattenere calore

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Stiamo parlando della pellicola termocromica, un materiale in grado di modificare la sua struttura in base alla stagione grazie all’utilizzo di una minuscola quantità di energia. Il passaggio avviene da rame solido, che trattiene la maggior parte del calore infrarosso, a una soluzione acquosa, che emette infrarossi.

L’invenzione è da attribuirsi a Po Chun Hsu, assistente Professore di Ingegneria Molecolare dell’Università di Chicago:

Abbiamo creato un metodo efficiente dal punto di vista energetico per gestire la temperatura degli edifici. Un approccio simile a quello che adotterebbe una persona. Una persona che indossa uno strato in più quando fa freddo e ne toglie uno quando fa caldo.

I risultati della ricerca

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Secondo i primi esperimenti, la pellicola è in grado di riflettere fino al 92% del calore infrarosso durante l’estate e conservare il 93% della radiazione infrarossa accumulata durante l’inverno, al costo di un consumo di elettricità davvero esiguo. Dunque, si tratta di un materiale capace di rendere l’edificio sensibile e reattivo come un camaleonte che si adatta all’ambiente esterno cambiando colore.

Attualmente la pellicola si trova in fase di sperimentazione e si sta soprattutto cercando di capire a quanto potrebbe arrivare la durata, ossia quanti cicli di trasformazione potrebbe effettuare il materiale prima di diventare inattivo e dover essere sostituito. Fino ad ora, i risultati sono incoraggianti e parlano di una vita lunga almeno 1800 cicli ma gli scienziati puntano a renderlo di gran lunga più longevo.