Peperoncini piccanti: le specie più hot da coltivare in Italia
Se siete amanti dei peperoncini piccanti, vi farà piacere sapere che ne esistono moltissime varietà e alcune di queste sono davvero semplici da coltivare anche in Italia. Al di là infatti dei classici peperoncini calabresi che conosciamo molto bene e che meritano perchè oltre al sapore hanno anche un’ottima piccantezza, diverse specie arrivano da altri Paesi. In molti si chiedono se sia possibile coltivarle anche in Italia, visto che il clima è decisamente diverso ma la risposta è affermativa. Molte varietà infatti, pur essendo abituate a temperature più elevate e gradi di umidità differenti rispetto al nostro, crescono benissimo anche qui.
I peperoncini piccanti si possono coltivare sia in vaso sul balcone che in terra piena, se disponete di un orto o di un terreno tutto vostro. In realtù necessitano di molte meno attenzioni di quello che si potrebbe pensare, ma è altrettanto vero che dipende tutto anche dalla stagione. Oggi vediamo quali sono le specie più piccanti in assoluto che vale la pena coltivare in Italia e che possono regalare grandissime soddisfazioni.
Peperoncini piccanti: 3 specie hot da coltivare
Ecco 3 specie davvero piccantissime che si possono coltivare con successo anche in Italia ma che conviene sempre dosare con attenzione. Ricordiamo che i peperoncini piccanti sono ricchi di proprietà benefiche, ma è altrettanto vero che se si esagera si rischiano serie ripercussioni.
Carolina Reaper
Il carolina reaper è una coultivar di peperoncino davvero piccantissima: siamo infatti a 2.200.000 SHU (unità di misura della Scala di Scoville). Ottenuto dall’incrocio di un Naga Morich e di un Habanero Rosso, il Carolina Reaper è originario della Carolina del Sud ma si trova facilmente anche in Italia. Basta andare in un vivaio ben fornito ad inizio estate e si può acquistare una pianta. I frutti, quando maturi, sono rossi e hanno un aspetto raggrinzito. Vanno consumati con estrema cautela perchè parliamo di peperoncini piccanti alla follia!
Bhut Jolokia
Non è certo da meno in quanto a piccantezza, il Bhut Jolokia, che nel 2007 aveva anche vinto il Guinness World Records classificandosi come il peperoncino più piccante del mondo. Adesso il primato spetta al Carolina Reaper ma parliamo comunque di una coultivar che si fa rispettare in quanto a piccantezza. Il Bhut Jolokia vanta più di 1.000.000 di SHU ed ha una particolarità che lo differenzia dalla maggior parte dei peperoncini piccanti. Il suo effetto massimo infatti compare gradualmente e raggiunge il suo picco dopo circa 20 minuti, ma la piccantezza può rimanere in bocca anche per 3 ore.
Habanero Chocolate
L’Habanero Chocolate sicuramente è più delicato e meno piccante di quelli che abbiamo visto, ma merita di essere coltivato perchè diffusissimo anche in Italia e molto interessante anche nel gusto. Originaria della Giamaica, questa specie di peperoncino ha un grado di piccantezza piuttosto variabile che può andare dai 200.000 ai 420.000 SHU. Praticamente nulla in confronto alle varietà che abbiamo appena visto, ma questo non significa che non valga la pena coltivarlo, anzi! L’Habanero Chocolate si caratterizza per via del colore scuro ed è perfetto per insaprorire moltissime pietanze a base di pesce o carne.