Per i prossimi Mondiali di calcio il primo pallone “sostenibile”
Al Rihla è il pallone che verrà utilizzato durante i prossimi mondiali che si svolgeranno in Quatar ed è uno dei primi realizzato in maniera più attenta e rispettosa per l’ambiente.
Realizzato da Adidas in quel che è stata la 14esima volta in cui l’azienda si è occupata di fornire il pallone per i mondiali di calcio la palla che verrà utilizzata per i vicini mondiali in Quatar è stata realizzata in maniera più sostenibile di quanto fatto finora.
Non solo, ma quella di quest’anno è anche una vera e propria smart ball in dei Mondiali FIFA 2022 Qatar che saranno tra i più tecnologici mai visti. Tra l’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things, che destano senza dubbio curiosità, grande attenzione è da riporre anche per il pallone da calcio molto che oltre ad avere una sembianza sempre più smart, è stata realizzata con più attenzione per il rispetto ambientale.
Al Rihla: protagonista dei mondiali 2022
Purtroppo non è mai facile assicurare un totale rispetto ambientale e totale sostenibilità quando si tratta di una produzione che coinvolge aziende, settori, fabbriche e materiali ancora troppo poco vicine a politiche “green”, ma ciò non vuol dire non sia possibile adottare scelte quanto più sostenibili possibili.
E così Al Rihla, che viaggia più velocemente in volo di qualsiasi altro pallone mai realizzato per i mondiali, è anche studiato purché la produzione non implichi l’uso di inchiostri e colle che non siano a base d’acqua. Una scelta più etica, meno inquinante e anche più educativa, perché può dare esempio di come una transizione veramente ecologica possa partire dalle piccole cose.
Sarà dunque diverso dal solito per diversi motivi il pallone disegnato da Adidas per l’atteso Mondiale 2022 che si svolgerà in Qatar. Un buon esempio sì Al Rihla, che in arabo significa “il viaggio”, ma che è un barlume di positività in un mondo come quello del calcio ancora troppo lontano da un rispetto ambientale e umano totalizzante. Tanto vasto e che coinvolge diversi settori, ciò che è il prodotto finale, o la partita, o l’evento, correlato al “calcio” nasconde in realtà troppi lati bui, tra scandali di lavoratori maltratti e azioni troppo rischiose per i diritti dei più deboli.