Petrolio: annunciati tagli alla produzione e aumento dei prezzi
L’attuale scenario energetico è davvero preoccupante: salgono non solo i prezzi del gas, ma anche quelli del petrolio, che in questi giorni sono aumentati di oltre 4 dollari al barile. Si tratta del maggior rialzo giornaliero in quasi un anno, seguito ai tagli annunciati dall’OPEC+.
I prezzi del petrolio salgono ancora e arrivano persino oltre 4 dollari al barile. Si tratta del maggior rialzo giornaliero di tutto l’anno. Ciò si deve ai continui tagli alla produzione operati dall’OPEC+, che alza così i costi per le raffinerie di tutto il mondo, costrette a cercare il petrolio sempre più lontano.
L’OPEC+, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i loro alleati, sono pronti a levare dalla produzione circa 1,16 milioni di barili al giorno (bpd) da maggio fino alla fine del 2023. I tagli arriveranno così a un meno 3,7% della domanda globale, come annuncia Reuters.
Dal Medio Oriente dunque, a partire da maggio, il petrolio disponibile sarà drasticamente ridotto. Le conseguenze sui prezzi saranno immediate. Ci si aspetta persino un rialzo di almeno 10 dollari, fanno sapere gli analisti di Pickering Energy Partners. Goldman Sachs spiega quali saranno le conseguenze:
Il taglio a sorpresa di oggi (domenica, ndr) è coerente con la nuova linea dell’OPEC+ di agire preventivamente finché possono farlo senza perdite significative di quote di mercato.
Tagli alla produzione di petrolio, i prezzi sono (e saranno) in rialzo
I tagli all’estrazione petrolifera nelle zone di Medio Oriente, Cina e India porterà a richiedere più petrolio dalla Russia, portando al paese grandi vantaggi economici, come afferma, in una nota Takayuki Honma, capo economista della Sumitomo Corporation Global Research:
La stretta sull’offerta di greggio dell’OPEC+ sarà negativa per il Giappone, in quanto potrebbe far aumentare ulteriormente l’inflazione e indebolire l’economia del Paese. I Paesi produttori apparentemente desiderano che i prezzi del petrolio salgano a 90-100 dollari al barile, ma prezzi del petrolio più alti significano anche un rischio maggiore di recessione economica e di rallentamento della domanda.
Mentre il presidente americano Joe Biden si dice molto preoccupato da questo scenario energetico, il Kuwait ha già reso noto agli acquirenti che ridurrà le esportazioni di petrolio allo scopo di mantenere più greggio per la sua raffineria di Al Zour.