Plastica: quali tipi si possono riciclare e come riconoscerli
La plastica è uno dei materiali più usati ed anche uno dei più riciclati. Le materie plastiche non sono biodegradabili: possono rimanere intatte per centinaia di anni e se incenerite rilasciano sostanze dannose per l’ambiente e per la salute umana. Perciò, la scelta migliore è riciclare questo materiale. Ma quali tipologie si prestano al riciclo? E in che modo? Vediamo insieme.
La raccolta differenziata è ormai diffusa nella maggior parte delle abitazioni e degli edifici del nostro Paese e tra i materiali che più si prestano al riciclo troviamo la plastica. Di per sé, le materie plastiche non sono biodegradabili: possono resistere anche per centinaia di anni all’azione degli agenti atmosferici e se incenerita rilascia sostanze estremamente tossiche.
Per questi motivi, il metodo più efficace per smaltire questo materiale è riciclarlo. Vediamo insieme quali tipologie si prestano a questa pratica e come riconoscerle.
Plastica: le tipologie esistenti
La plastica è uno dei materiali più diffusi nel mondo. Si trova in tutte le forme e tipologie possibile e viene utilizzata per i più svariati motivi, dal contenimento dei liquidi al confezionamento dei prodotti.
Tra le tipologie di plastica più diffuse troviamo il PET, usato per la produzione di bottiglie; il PE (Polietilene) usato per i sacchetti dei supermercati, i sacchi della spazzatura e i nastri adesivi; il PVC, utilizzato, ad esempio, per le vasche contenenti le uova ma anche le carte di credito o bancomat; il PP (Polipropilene) usato per i contenitori dei detersi o detergenti intimi; il PS (polistirolo), in commercio per lo più sotto forma di vaschette per contenere cibo.
Cosa e come riciclare
Tra tutte le versioni della plastica, si possono riciclare con una certa facilità il PET, attraverso due metodologie, una di tipo meccanico e l’altra di tipo chimico. Quest’ultimo metodo è possibile impiegarlo anche con il PVC. Inoltre, anche il PE può essere facilmente riciclato.
La regola base è che si possono differenziare solo gli imballaggi, i flaconi ed i contenitori e non gli oggetti di plastica in genere. Dal 1 maggio 2012 i bicchieri e piatti di plastica usa-e-getta possono essere anch’essi riciclati come plastica e non più buttati nella raccolta indifferenziata.