PM10: pericolo per salute e ambiente

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11/06/2021

Si sente spesso parlare di PM10 e della sua pericolosità per la nostra salute, ma sappiamo davvero di cosa si tratta e soprattutto quali sono le fonti che sprigionano questo inquinante atmosferico? Scopriamo insieme cos’è il PM10, quali sono le sue caratteristiche e perché è pericoloso per l’ambiente e la nostra salute.

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Purtroppo questo tipo di tematiche sono spesso affrontate dalla comunità scientifica in termini incomprensibili ai più. Essere però consapevoli di cosa sia il PM10 e di quale sia il suo grado di pericolosità è fondamentale per comprendere quanto l’inquinamento atmosferico stia raggiungendo livelli davvero allarmanti. 

PM10: cos’è e quali sono le sue caratteristiche

Con la sigla PM10 viene identificato il particolato, ossia diverso tipo di materiale che vaga nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, dal diametro uguale o inferiore a 10 µm. Queste particelle che si diffondono nell’atmosfera e che respiriamo anche noi vengono spesso chiamate anche polveri sottili, proprio per rendere chiaro il concetto della dimensione di tali elementi.

In sostanza, il PM10 si disperde nell’atmosfera e viene inspirato dall’uomo, con ripercussioni che a lungo andare possono provocare patologie molto gravi. Il PM10 è costituito da polvere, micro gocce, fumo. Si tratta di un insieme di particelle solide e liquide che hanno dimensioni molto piccole e sono proprio tali dimensioni che ne rappresentano il problema maggiore.


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Il fatto che siano così microscopiche implica infatti che possano entrare nel nostro sistema respiratorio e addirittura, in alcuni casi, insinuarsi in altri organi andando a compromettere seriamente la nostra salute.

Da cosa è prodotto il PM10 che si trova nell’aria?

Il PM10 che si trova nell’atmosfera può essere naturale oppure essere determinato dall’attività umana e dalle emissioni prodotte da diversi metodi di combustione impiegati al giorno d’oggi. Se gli incendi boschivi o altri fenomeni naturali però non creano un impatto così elevato, lo stesso non si può dire delle attività umane. Il continuo aumento di particolato nell’aria che respiriamo è sicuramente da attribuire a queste ultime!

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Tra le fonti del PM10 troviamo diverse attività umane, come:

  • Combustione dei motori a scoppio;
  • Combustione per la produzione del riscaldamento;
  • Attività industriali;
  • Inceneritori;
  • Centrali termoelettriche;
  • Usura di pneumatici, freni ed asfalto;
  • Combustione di biomasse legnose;
  • Motori diesel.

Possiamo quindi affermare che la maggior parte delle polveri sottili che si trovano nell’atmosfera oggi sono sprigionate dalle attività industriali, dal riscaldamento e dai mezzi di trasporto. E’ infatti la combustione a generare particolato.

PM10 e salute: l’impatto delle polveri sottili

Le polveri sottili possono avere dimensioni differenti e naturalmente è proprio in base a questa caratteristica che possono risultare più o meno dannose per la salute umana. Una cosa è certa: noi respiriamo ogni giorno moltissimi PM10 e le polveri sottili sono responsabili di diverse patologie. Il grado di incidenza sulla mortalità è ancora oggetto di studio, ma di certo non parliamo di inquinanti salutari!

In base alle loro dimensioni, questi sono gli organi in cui le polveri sottili riescono ad insinuarsi:

  • Più di 7 µm: bocca e naso;
  • Fino a 7 µm: laringe;
  • Fino a 4,7 µm: bronchi primari e trachea;
  • Fino a 3,3 µm: bronchi secondari;
  • Fino a 2,1 µm: bronchi profondi;
  • Fino a 1,1 µm: alveoli polmonari.

E’ naturale che se raggiungono i polmoni le polveri sottili possono essere molto dannose e provocare difficoltà respiratorie, asma e altre patologie croniche.

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