Polveri sottili: i dati della Pianura Padana sono allarmanti
Sono estremamente allarmanti i dati relativi all’inquinamento da polveri sottili della Pianura Padana. L’Agenzia europea dell’Ambiente fa rapporto e sottolinea che le città di questa zona presentano livelli fuori da tutte le norme di salubrità dell’aria.
La Pianura Padana è una tra le aree più inquinate d’Europa secondo quanto affermano le stime dell’Agenzia europea dell’Ambiente in un rapporto che è appena stato pubblicato. Un dato che si conosce da tempo ma che dimostra che non c’è stato alcun investimento da parte delle istituzioni per cercare di cambiare la situazione già di per sé drammatica.
In una classifica di 375 città pare essere Cremona la città italiana con la più alta concentrazione di particolato sottile nell’aria (Pm2,5) a livello europeo, seguita dalle stazioni di monitoraggio di Piotrkow Trybunalski e Nowi Sacz, in Polonia, e di Slavonski Brod in Croazia.
Ma negli ultimi posti della classifica (città più inquinate) troviamo Padova che è 367esima seguita da Bergamo, Piacenza, Brescia e Venezia, poi pure Milano come 349esima, Roma è 257esima, e infine Napoli 241esima. Insomma: i dati sull’inquinamento dell’aria delle città italiane sono veramente preoccupanti.
Allarme polveri sottili nell’aria, i dati della Pianura Padana preoccupano gli esperti
La città invece che sembra avere un indice di aria più sano è Genova che si trova al 158esimo posto, assieme a Livorno (33esima) e Sassari, città più “sana” d’Italia che si guadagna un bel 16esimo posto. Faro, in Portogallo, e le città svedesi di Umea e Uppsala, vantano invece il migliore livello di qualità dell’aria in tutta l’Unione Europea!
La Pianura Padana è quindi una tra le regioni europee con i più alti livelli di particolato (Pm10 e Pm2.5) nell’atmosfera: dati molto preoccupanti che da anni sono in costante peggioramento. Ad alzare il livello del particolato nell’aria è principalmente l’uso del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale, nell’Europa centro-orientale.
Il biossido di azoto si trova in alte percentuali in tutta Europa nelle grandi città ed è dovuto principalmente dal traffico, mentre alte concentrazioni di ozono colpiscono soprattutto l’Italia e il bacino del Mediterraneo a causa dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas.