Quanti soldi serviranno per la transizione delle auto elettriche

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27/10/2022

Un’analisi della Reuters chiarisce l’entità dello sforzo, da parte delle case automobilistiche, per poter concretizzare il passaggio da auto termiche ad auto elettriche. Andiamo a scoprire quanti soldi serviranno per completare la transizione verso la mobilità sostenibile.

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I principali produttori automobilistici spenderanno circa 1.200 miliardi di dollari entro il 2030 per convertire la loro produzione in modo da avere in maggioranza auto elettriche.

La conversione alla mobilità elettrica: lo studio della Reuters

Soldi
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Lo studio della Reuters ha incrociato dati pubblici (raccolti da Benchmark Mineral Intelligence) con dati forniti dalle case per giungere a una serie di considerazioni molto utili per capire come sta cambiando il mercato dell’auto.

Uno studio con caratteristiche del genere era stato realizzato lo scorso anno, quando la cifra alla base dell’investimento risultava inferiore di circa la metà, mentre i nuovi dati riflettono gli aumenti dei costi necessari per la produzione di batterie e componentistica elettronica, fondamentali per attuare il passaggio all’elettrico, oltre che piani più ambiziosi da parte di ciascuno dei produttori coinvolti.

Secondo l’analisi, le case automobilistiche prevedono la produzione di 54 milioni di nuovi veicoli elettrici a batteria entro il 2030, che rappresentano oltre il 50% della produzione totale di veicoli. Un volume di auto elettriche senza precedenti che richiede una capacità complessiva di 5,8 terawattora per quanto riguarda le batterie prodotte entro il 2030.

L’impulso maggiore sarà dato, ancora una volta, da Tesla. La casa di Elon Musk prevede, infatti, di realizzare 20 milioni di veicoli elettrici nell’intervallo di tempo esaminato, il che richiede la produzione di batterie per una capacità di 3 terawattora. In passato Musk aveva anticipato l’introduzione di un nuovo veicolo della famiglia “Model” di dimensioni più compatte e con costi inferiori grazie all’introduzione di una nuova tecnologia per le batterie, da affiancare a Model 3 e Model Y.

Sebbene Tesla non abbia rivelato completamente i suoi piani di spesa, tale crescita esponenziale, un aumento di 13 volte rispetto agli 1,5 milioni di veicoli che ha stimato di vendere nel 2022, richiederà un investimento di centinaia di miliardi di dollari, secondo le informazioni in possesso della Reuters.

Auto elettriche: quali sono le aziende che investiranno di più

Tesla
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Ma Tesla non è l’unica azienda che sta contribuendo massicciamente all’aumento delle cifre alla base della transizione alla mobilità elettrica. Volkswagen ha infatti previsto di investire più di 100 miliardi di dollari per supportare la sua offerta di auto elettriche e per costruire nuove “gigafactory” in Europa e Nord America per la produzione e il riciclo delle batterie. L’investimento è orientato anche all’approvvigionamento delle materie prime necessarie alla produzione delle batterie.

Toyota, dal lato suo, sta investendo 70 miliardi di dollari per processi molto simili e si aspetta di vendere almeno 3,5 milioni di veicoli elettrici a batteria entro il 2030. Ci saranno almeno 30 veicoli completamente elettrici dal produttore giapponese, con il marchio Lexus che passerà all’elettrico nella sua totalità.

Anche Ford sta incrementando i suoi investimenti sull’elettrico, mentre fino a oggi ha stanziato 50 miliardi di dollari per la transizione. Punta a produrre batterie per una capacità complessiva di 240 gigawattora con l’obiettivo di lanciare sul mercato 3 milioni di veicoli elettrici entro il 2030, una cifra che rappresenterebbe circa la metà del volume totale di auto commercializzate dal marchio statunitense.

Mercedes-Benz ha stanziato 47 miliardi di dollari per lo sviluppo e la produzione di veicoli elettrici, dei quali 2/3 verranno riservati alla produzione di batterie. Da BMW, Stellantis e General Motors arriveranno almeno 35 miliardi di dollari per ciascuna di esse. Delle tre, Stellantis è quella più motivata a concretizzare la transizione alla mobilità elettrica, con la volontà di portare la produzione di batterie a una capacità di 400 gigawattora entro il 2030.