Riciclo veicoli a fine vita: la nuova idea di Stellantis e Galloo
Stellantis, il conglomerato automobilistico nato dalla fusione di diverse case automobilistiche, si prepara ad avviare un ambizioso progetto di riciclo dei veicoli a fine vita entro la fine del 2023. In collaborazione con Galloo, un’azienda con un’ampia esperienza nel settore del riciclo dei materiali metallici ferrosi e non ferrosi, Stellantis mira a generare 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030. Andiamo a scoprire il nuovo progetto.

Riciclo innovativo: il nuovo progetto firmato Stellantis e Galloo

Secondo i dati forniti da Eurostat, nel 2020 sono stati rottamati oltre 5,4 milioni di autovetture, furgoni e altri veicoli commerciali leggeri nell’Unione Europea, per un peso totale di 6,3 milioni di tonnellate. La percentuale di parti e materiali riutilizzati e recuperati è stata del 96,0%, mentre il 90,5% è stato riutilizzato e riciclato. Tuttavia, l’Italia si posiziona al di sotto della media con l’84,9% in entrambi i settori.
Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare di Stellantis, ha sottolineato:
“Rendere più facile per i clienti il riciclo veicoli a fine vita è essenziale per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli. Il reinserimento di componenti e materiali nella catena del valore consente di salvaguardare risorse limitate, supportando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038”.
I vantaggi del riciclo dei veicoli a fine vita
L’inserimento di componenti e materiali riciclati nella catena del valore aiuta a preservare risorse limitate e a sostenere l’obiettivo di raggiungere emissioni nette di carbonio zero entro il 2038.
Il programma di riciclo dei veicoli a fine vita realizzato in collaborazione con Galloo rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi di circolarità stabiliti dal piano di Stellantis per il 2030, Dare Forward 2030.
La joint venture prevede un aumento dei ricavi derivanti dall’attività di riciclo di 10 volte rispetto al 2021 e un aumento dei ricavi derivanti dall’estensione della vita utile delle componenti di 4 volte entro il 2030. Inoltre, si prevede che generi oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro la fine del decennio, contribuendo così a raggiungere un altro obiettivo del piano: l’impiego del 40% di materiali green nei veicoli di nuova produzione entro il 2030.