Rifiuti: il 70% trasformato in energia elettrica da Hera

Lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti rappresenta per il nostro paese un serio problema. Il nostro stile di vita ci porta a produrne un’ingente quantità, motivo per cui l’azienda Hera ha investito in una tecnologia capace di ricavarne fino al 70% di energia elettrica.

Rifiuti, Plastica

Non solo rifiuti: per Hera è anche una risorsa. Orazio Iacono lo scorso anno ne è stato nominato CEO, poi, in questi mesi, ha anche preparato il piano di investimenti da qui al 2026 dell’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Un piano di investimenti piuttosto ambizioso, che vede coinvolti ben 4,1 miliardi di euro nelle reti e nell’idrico.

Intervistato dal Corriere della Sera, Iacono ha spiegato che Hera ha ottenuto alcuni fondi dal Pnrr. Nel mese di gennaio l’azienda ha ottenuto sostegni per 130 milioni da destinare  a interventi di efficienza energetica, decarbonizzazione ed economia circolare. Nel teleriscaldamento invece l’azienda punta a investire ben 150 milioni.

In questo modo solo nelle città dell’Emilia Romagna si potrà arrivare a una riduzione delle emissioni di quasi 29 mila tonnellate di anidride carbonica e un risparmio di ben 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno. Numeri che evidenziano le grandi possibilità di questa azienda nel settore energetico e ambientale.

Hera pronta a investire nell’energia elettrica e idrica: parla il CEO Orazio Iacono

Rifiuti

Hera punta anche su altri investimenti green: con l’Enea è stato avviato un progetto sperimentale di riuso delle acque depurate da riutilizzare in agricoltura. Ma dal Pnrr arrivano anche altri fondi: 19 milioni con cui l’azienda mira al potenziamento e alla digitalizzazione di centri di raccolta in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia, in modo da aumentare le percentuali di raccolta differenziata nei comuni.

Con i suoi impianti all’avanguardia, l’azienda punta a raggiungere una quota di circa 8,7 tonnellate di rifiuti trattati entro il 2026. Attraverso la collaborazione con Aliplast, azienda leader nel riciclo delle plastiche, si prevedono investimenti per oltre 80 milioni allo scopo di riciclare il 150% di plastica in più al 2030.

Inoltre, grazie anche a fondi Pnrr, verranno presto realizzate due nuove piattaforme all’avanguardia, spiega Iacono:

una per la rigenerazione delle fibre di carbonio a Imola e l’impianto di recupero delle plastiche rigide di Modena, che consentiranno di rendere sempre più sostenibili settori come l’automotive, la nautica, l’aerospaziale, fino all’elettronica di consumo, che finora utilizzano prevalentemente materiali vergini.