Rifiuti: la nave Pirelli pronta a raccogliere 16 tonnellate in mare
Quella dei rifiuti è una vera e propria emergenza, così anche alcuni dei maggiori imprenditori italiani hanno deciso di scendere in campo per dare il loro contributo. Parte per questo la barca a vela Luna Rossa Prada Pirelli, pronta a raccogliere ben 16 tonnellate di rifiuti in mare.
Ogyre, si chiama così la prima piattaforma globale di “fishing for litter”, che si occupa di ripulire i mari dalle tonnellate di rifiuti presenti. Ogyre ha trovato un grosso partner: la barca a vela chiamata Luna Rossa Prada Pirelli. Unite le due realtà si prospettano di raccogliere insieme ben 16 tonnellate di rifiuti in mare. Sei di queste sono già state raccolte!
Lo scopo è arrivare a un totale di 16 tonnellate entro la fine del 2024. Si tratta di un importante e intelligente progetto pionieristico di sensibilizzazione ambientale, che unisce per il suo scopo l’education, l’arte e la scienza. Un progetto di fondamentale importanza che sta riscuotendo grande successo.
Il nuovo progetto partirà proprio questo mese. Per questo è stato creato un video, diffuso tramite i canali social e le piattaforme web in cui le due realtà raccontano i loro obiettivi e progetti da realizzare attraverso questa corsa alla pulizia dei mari.
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Luna Rossa Prada Pirelli: ecco la barca a vela che ripulisce gli oceani dai rifiuti
Nel mese di giugno si terrà la Giornata Mondiale degli Oceani, che sarà piena di attività organizzate dai due enti per sensibilizzare al delicato tema. Inoltre, entro la fine del 2023, si punta ad alimentare sempre di più la ricerca scientifica sul tema. A parlare di questo prezioso progetto è Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli, che rivela:
Il consolidamento della partnership con Ogyre è motivo di orgoglio per il team e un’ottima notizia per la salute del mare, che tutti abbiamo il dovere di difendere. Aumentare la quantità di rifiuti marini da raccogliere entro il 2024 è un impegno che insieme a Ogyre ci assumiamo con grande piacere e senso di responsabilità. Inoltre, trovo molto utile che la campagna di sensibilizzazione verso l’inquinamento marino percorra anche altre strade – come l’arte e la scienza – e usi un linguaggio nuovo, capace di parlare a generazioni differenti, per sensibilizzare sempre più persone alla tutela degli oceani.