Rincari carburante, prezzi in aumento: il petrolio ricomincia a salire
Brutte notizie sul fronte energetico: il prezzo del petrolio continua a salire e non sembra destinato a scendere almeno per il momento. Ma qual è il motivo dietro a questo improvviso aumento esponenziale dei costi? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Il costo del petrolio sembra essere destinato a un continuo e drastico aumento inevitabile. Il prezzo del greggio va infatti verso un terzo aumento settimanale, dovuto a un calo dell’offerta in Africa e una riduzione delle importazioni dalla Russia.
Il greggio di riferimento globale Brent ha toccato nelle ultime ore la quota di ben 81 dollari al barile, a seguito di problemo di fornitura in Libia e Nigeria. Da aprile questa è la terza ondata di aumenti che si registra nelle quotazioni. L’aumento attuale è di circa lo 0,21%.
Ma il costo del greggio è destinato ad aumentare ancora? Vediamo insieme quali sono le previsioni del settore.
Petrolio in aumento: le previsioni del settore energia
A far aumentare i costi del greggio è la pressione dell’offerta di petrolio in alcune zone del mondo. Dopo la chiusura lo scorso 3 luglio di alcuni giacimenti petroliferi in Libia a seguito della protesta di una tribù locale contro il rapimento di un ex ministro i prezzi sono saliti alle stelle. A ciò è seguito anche un altro fatto.
Infatti, Shell ha bloccato i carichi del greggio proveniente dalla Nigeria a seguito della perdita di un carico in un terminal. A riguardo l’analista Tamas Varga spiega che:
Il mercato schiavo di una narrativa inasprimento, ulteriori interruzioni spingeranno il prezzo del petrolio a livelli che nemmeno il toro più ardente avrebbe previsto per la seconda metà dell’anno.
A dare il colpo di grazia a questa situazione di per sé già drammatica c’è un altro fatto: questa settimana l’Arabia Saudita e la Russia hanno concordato un aumento ai tagli al petrolio, causando un logico aumento dei prezzi.
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio prevede ancora un ulteriore aumento per il prossimo anno, dovuto in primis a un aumento della domanda mondiale di petrolio, che probabilmente aumenterà di 2,2 milioni di barili al giorno fino a raggiungere i 104,3 milioni al giorno.