Rinnovabili: a fermarne l’installazione è l’assenza di autorizzazioni, perché?

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04/08/2022

Se il ministro Cingolani ha affermato che la domanda per le rinnovabili è in aumento, ma a frenarne la crescita è l’assenza di materiali, Italia Solare ha sottolineato l’inefficienza del sistema di autorizzazioni circa l’installazione dei nuovi impianti.

Pannelli, Solari

Secondo quanto comunicato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, la domanda per i nuovi impianti rinnovabili è aumentata e ha raggiunto dall’inizio dell’anno al 30 giugno 9 GW, una soglia eccezionale rispetto a quella raggiunta nei due anni precedenti.

Eppure, a fermarne la crescita potrebbe essere l’assenza di materiali, secondo quanto affermato dal ministro. Nonostante queste affermazioni, i principali problemi riguarderebbero le mancate autorizzazioni della Commissione VIA e l’inaffidabilità del quadro normativo. Così Italia Solare fa presente rispetto alle dichiarazioni di Cingolani durante la presentazione del Piano gas e della situazione energetica italiana.

Rinnovabili, aumenta la domanda ma mancano i materiali

Eolico

Negli ultimi sette mesi, la domanda per l’installazione di nuovi impianti rinnovabili ha raggiunto i 9 GW, una dato alquanto positivo, soprattutto se confrontato con quello del 2021, pari a 1,36 GW, e del 2020, ancora più basso.

A rendere noti i dati è stato il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in occasione della conferenza stampa per la presentazione del Piano gas e della situazione energetica del nostro Paese:


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Si tratta di un’accelerazione che non ha precedenti e che fa ben sperare – se continuiamo di questo passo – per la decarbonizzazione. Ogni volta che installiamo 8 GW di impianti sono 2-2,5 di m3 di gas che si possono risparmiare.

Purtroppo, non ci sono i materiali per soddisfare l’aumento delle richieste:

Ma vi faccio notare che non è possibile installarle tutte in un anno per mancanza di pannelli e materie prime. Il collo di bottiglia è diventato il fatto che non abbiamo a disposizione il materiale dalla Cina. Questa è una dipendenza con cui dovremo fare i conti in futuro, come per le batterie.

Il problema è l’assenza di autorizzazioni

Energia, Solare

L’associazione Italia Solare, che rappresenta la filiera del fotovoltaico, ha risposto alle dichiarazioni del ministro Cingolani rendendo noto che il problema principale riguarda le autorizzazioni.

Secondo l’associazione, infatti citare solo il dato delle richieste di connessione è fuorviante o perlomeno incompleto:

Le realizzazioni in corso o quelle terminate – precisa nella lettera il presidente di Italia Solare Rocco Viscontini – non riflettono però ancora le potenze già autorizzate. Il motivo non è nella mancanza dei moduli, come erroneamente affermato dal ministro, visto che possono arrivare in tutte le quantità necessarie se gli acquisti sono programmati con i consueti 4-5 mesi di preavviso, bensì nel clima di sfiducia generato dall’approvazione dell’art. 15bis che prevede il prelievo dei cosiddetti extraprofitti.

Il problema principale, è che da un lato mancano provvedimenti che diano “una garanzia di prezzo di vendita per un periodo prolungato”, dall’altro lato, chi volesse affidarsi al mercato, ha “il grande dubbio degli interventi governativi che arbitrariamente decidono qual è il prezzo “equo” dell’energia”.