Rinoceronte: dove vive, cosa mangia e perchè rischia l’estinzione
Il rinoceronte è un mammifero che appartiene all’ordine dei perissodattili proprio come il cavallo ed il tapiro. Comparso sulla Terra ben 40 milioni di anni fa, era un tempo diffuso in gran parte del globo: si potevano trovare esemplari in Asia, in Europa, in Africa e anche in Nord America. Oggi purtroppo però questa varietà si è andata a perdere: il rinoceronte è un animale a rischio estinzione e se originariamente esistevano 30 specie appartenenti a questa famiglia, ne rimangono solamente 5, tutte circoscritte al continente africano e a quello asiatico.
La minaccia più grande per il rinoceronte è costituita dal bracconaggio: moltissimi esemplari vengono uccisi per ottenere il corno d’avorio, dall’elevato valore. Va però specificato che i rinoceronti possono tranquillamente sopravvivere anche senza i corni ed è per questo che qualche anno fa il governo dello Zimbawe ha deciso di scornare 700 esemplari, proprio per salvarli dai bracconieri. Nel frattempo il WWF sta portando avanti la campagna “La sua vita non vale un corno” e altri progetti per difendere questa specie altamente a rischio estinzione.
Rinoceronti africani e rinoceronti asiatici
Come abbiamo detto, ad oggi sono sopravvissute solamente 5 specie di rinoceronte: due africane e tre asiatiche. Nonostante ognuna abbia dei tratti distintivi che andremo a vedere, possiamo rintracciare in tutte le specie delle caratteristiche comuni e distintive a partire dall’alimentazione: tutti i rinoceronti sono erbivori anche se la dieta varia a seconda dell’habitat. Altre caratteristiche comuni a tutte le specie sono la vista debole, la testa molto grossa sormontata da uno o due corni, la corporatura massiccia ed il corpo piuttosto allungato. Le tre specie asiatiche sono i rinoceronti indiani, i rinoceronti di Giava e i rinoceronti di Sumatra, ma sono tutte meno conosciute rispetto a quelle africane, sulle quali ci soffermeremo adesso.
Rinoceronte bianco e rinoceronte nero: le specie africane
Le due specie africane sono il rinoceronte nero e quello bianco: la principale differenza sta nelle dimensioni e nella colorazione del manto, ma queste due specie si possono distinguere anche per altri dettagli. Il rinoceronte nero è più piccolo, più agile e ha una colorazione più scura anche se non propriamente nera. Il rinoceronte bianco, invece, ha dimensioni decisamente superiori tanto che insieme all’ippopotamo è il secondo animale più grosso del mondo (il primato spetta all’elefante). Per quanto riguarda il carattere, sicuramente i rinoceronti bianchi sono molto più aggressivi e quindi pericolosi, visto che la loro mole non è proprio trascurabile.
Cosa mangia il rinoceronte?
Come abbiamo accennato, il rinoceronte è un mammifero erbivoro, indipendentemente dalla specie. Si nutre di rami e ramoscelli, cardi, ginestre e via dicendo ma in questo caso esistono delle sensibili differenze a seconda dell’habitat ma anche all’interno di specie viventi nello stesso territorio. Per fare un esempio, i rinoceronti neri si nutrono delle foglie basse degli alberi mentre quelli bianchi preferiscono brucare l’erba. Una cosa è certa: questo mammifero non mangia la carne e non l’ha mai mangiata. Nonostante la sue dimensioni, non è quindi un predatore e potrebbe convivere serenamente con altri animali nel suo habitat naturale. Ucciderlo per i suoi corni è davvero una cosa spregevole, che fortunatamente si sta cercando di contrastare in diversi modi.