Ripristino aree rurali: la legge europea per la tutela dell’ambiente

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17/07/2023

La Nature Restoration Law, approvata dall’Unione Europea, stabilisce gli obiettivi per il ripristino delle aree naturali in Europa. Secondo questa legge, entro il 2030 si dovrà ripristinare il 20% di tutte le aree naturali e paesaggistiche europee, mentre entro il 2050 l’obiettivo diventa il 100%. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Foresta, Amazzonica
Questa legge è parte integrante del pacchetto del Green Deal dell’UE e mira a promuovere la salute, migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni di CO2 e preservare il suolo.

Nature Restoration Law: cosa prevede

sostenibile

La Nature Restoration Law è stata ufficialmente approvata dal Parlamento Europeo con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astenuti il 12 luglio 2023. Sarà vincolante per tutti i Paesi membri dell’UE.

La legge prevede anche l’individuazione dei fattori ambientali da monitorare, come l’erosione del suolo e l’eccesso di fosforo derivante dall’uso di fertilizzanti. Saranno necessarie soluzioni adeguate per prevenire danni alle aree naturali.

Sarà fondamentale la supervisione per evitare che in futuro possano verificarsi eventi disastrosi a livello climatico globale.

Nature Restoration Law: i punti nel dettaglio

Sostenibile
Ecco alcuni punti specifici previsti dalla Nature Restoration Law:

-Riduzione del 50% dell’uso di pesticidi entro il 2030.
-Ripristino del 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030.
-Protezione degli spazi verdi urbani esistenti.
-Salvaguardia degli impollinatori.
-Garanzia di una copertura vegetale del 10% in ogni città.
-Assegnazione di 100 miliardi di euro di fondi dall’UE, che saranno poi distribuiti tra gli Stati membri.

Entro il 2024, verrà redatto un testo ufficiale che ratificherà la legge, la quale diventerà obbligatoria da rispettare.
Ogni paese dovrà sviluppare un piano specifico per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

Questo quadro normativo fornirà una guida e uno spazio di azione per i prossimi sette anni. Successivamente, dal 2024 in poi, sarà importante osservare il piano del governo italiano per raggiungere l’obiettivo comune dell’UE.