Riscaldamento globale: i governi devono rafforzare i loro obiettivi climatici

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature dimostra quanto necessario sia rafforzare gli obiettivi climatici da raggiungere entro il 2030, altrimenti sarà impossibile mantenere le temperature sotto i 1,5 gradi centigradi.

Riscaldamento, Globale

Il riscaldamento globale deve essere tenuto sotto i 1,5 °C, ma continuando con un ritmo come quello attuale sarà impossibile arrivare entro il 2030 a una situazione regolare. Per questo è necessario i paesi aumentino l’ambizione entro il 2030 e oltre, chiarisce un nuovo dettagliato studio pubblicato sulla rivista Nature.

Lo studio pubblicato su Nature e condotto dai ricercatori della Joint Global Change Research Institute, Pacific Northwest National Laboratory e University of Maryland, College Park, MD, USA con il contributo Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, Washington, DC, USA e del Center for Global Sustainability, School of Public Policy, University of Maryland, College Park, MD, USA indica come “Una maggiore ambizione a breve termine porterebbe anche vantaggi da una maggiore non-CO 2mitigazione e facilitare transizioni più rapide verso sistemi a emissioni nette zero nelle principali economie”.

Non solo, ma i ricercatori hanno proposto strumenti e metodi per raggiungere obiettivi più velocemente e in maniera ottimale.

Come tenere le temperature sotto 1,5 gradi centigradi: parla la scienza

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I risultati che i diversi paesi vorrebbero raggiungere entro il 2030 e le soluzioni proposte tra un incontro e l’altro, le diverse Cop e le politiche finora applicate non sono abbastanza per assicurare che le temperature non salgano ulteriormente.

Questo il monito degli studiosi, che non solo avvisano i leader mondiali dell’urgenza di cambiare direzione – e da diversi anni – ma propongo soluzioni che possano essere efficienti e che possano davvero portare a un mondo più green e sano.

Nello studio citato, i ricercatori hanno proposto una “Serie di percorsi di emissioni ad alta ambizione, sviluppati utilizzando il modello di analisi del cambiamento globale (GCAM; metodi )  in cui si presume che i paesi utilizzino varie combinazioni di tre strategie per aumentare l’ambizione”.

Le strategie proposte comprendono innanzitutto azioni a termine fino al 2030, con metodologie precise che vadano ad accelerare le riduzioni delle emissioni post-2030. Non solo, ma l’intenzione è anche accorciare quanto possibile i tempi “Delle date in cui i paesi si impegnano a raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette”.

Considerando studi precedenti e ricerche, dati raccolti sulla situazione climatica, i ricercatori hanno precisato come lo studio fornisca “Un contributo tempestivo esplorando percorsi che prendano come punto di partenza gli impegni assunti per il 2021 fino alla fine della COP26 e fornendo importanti spunti sul cambiamento di temperatura a lungo termine e le implicazioni sulle emissioni settoriali e regionali dell’ambizione a cricchetto al di là di quelle impegni”.

I percorsi di emissione, come anticipato, “Esplorano una combinazione di tre strategie che i paesi potrebbero utilizzare per raggiungere le ambizioni”. Ovvero, aumentare l’ambizione nel breve termine fino al 2030, aumentare i tassi di decarbonizzazione post-2030 oppure raggiungere prima gli impegni a zero netto.