Riscaldamento globale: il 2021 è un anno da dimenticare
Temperature in aumento, oceani che si riscaldano, livelli di gas serra nell’atmosfera altissimi, anche il 2021 si conferma un anno tragico per il clima e fermare il riscaldamento globale è un’obbiettivo prioritario. Andiamo a scoprire perché.
E’ stato confermato dalla World Metereological Organization che il 2021 è stato un anno da record per il riscaldamento globale. Secondo gli esperti dell’organizzazione, tutti gli indicatori dello stato del clima hanno raggiunto valori altissimi e senza precedenti. Le Nazioni Unite iniziano a chiedere ai governi interventi concreti sull’impiego immediato di energia rinnovabile e l’annullamento di tutte le produzioni energetiche derivanti da combustibili fossili.
Riscaldamento globale: il record negativo
Il quadro è decisamente inquietante secondo i dati raccolti dalla WMO, in particolare la quantità di gas serra intrappolati nell’atmosfera è stato un primo campanello d’allarme. La concentrazione raggiunta in Aprile è stata di 419.05 ppm e il livello di Co2 nell’aria è risultato il 50% superiore rispetto ai livelli dell’epoca preindustriale. Ovviamente a seguito di ciò, anche le temperature mondiali sono aumentate di molto registrando un + 1.1 °C rispetto ai valori soglia.
Per quanto riguarda gli oceani la situazione non è delle più rosee, infatti essi assorbono gran parte del calore in eccesso prodotto sulla terra e circa 1/4 delle emissioni di Co2. E’ stato registrato un surriscaldamento e un abbassamento del ph mai visto precedentemente.
Riscaldamento globale: la ripercussione sull’uomo e sul Pianeta
I record negativi raggiunti dalla situazione climatica parlano chiaro. I fenomeni meteo estremi si verificano ormai all’ordine del giorno, quasi quotidianamente. Ondate di calore roventi in Nord America ed Europa e diverse inondazioni, sono solo due dei molteplici problemi che già esistono e che in futuro si verificheranno con molta più intensità. La siccità è un altro fattore da non sottovalutare insieme alla diminuzione delle precipitazioni nevose che spinge i ghiacciai verso il punto di non ritorno. Il livello del mare ha toccato la quota record di innalzamento di 10 cm rispetto al 1993.
Questi sono dati da non sottovalutare considerando che moltissime popolazioni abitano zone limitrofe ai mari e in un futuro molto vicino potrebbero dover spostare la propria dimora a causa dei cambiamenti climatici.
Il record negativo del 2021 è davvero inquietante. Oggi viviamo in un pianeta che dovremo consegnare alle prossime generazioni al fine di garantirgli una vita rispettabile e in salute. La consapevolezza di questi dati dovrebbe spingere tutti noi a riflettere. Il rischio che corriamo nel continuare ad intraprendere una determinata tipologia di vita è molto alto e potrebbe sfociare in un’autodistruzione del mondo che non sarà più capace di rigenerarsi.