Roma: il confronto in strada in nome dell’ambiente
Da tempo ormai gli attivisti in ogni parte del mondo stanno mettendo in atto proteste che non possono passare inosservate. Si chiede ai governi di agire concretamente per salvare il Pianeta e anche a Roma in molti hanno bloccato il traffico per poi confrontarsi con un esperto che ha deciso di intervenire…
Quel che sta accadendo oggi a livello di proteste e manifestazioni rappresenta scelte estreme ma necessarie, perché altrimenti chi è ai vertici continuerà a prendere provvedimenti a metà e il Pianeta andrà davvero “in fumo”, più di quanto già non lo sia.
Durante l’ultimo blitz del 2 novembre 2022, quando alcuni attivisti per il clima di Ultima Generazione, hanno bloccato il Grande Raccordo Anulare (Roma), a intervenire è stato anche uno scienziato ambientale. Tra le due parti c’è stato un profondo confronto, che traduce a parole sentimenti diversi e volontà di azioni opposte, ma uno stesso sentimento: la paura per le sorti della Terra.
Il confronto sul Grande Raccordo Anulare
Quando lo scorso mercoledì gli attivisti di Ultima Generazione si sono seduti a terra in segno di protesta, hanno trovato poco appoggio dagli altri cittadini. Anzi, alcuni automobilisti hanno reagito violentemente contro i manifestanti.
Chi ha bloccato il traffico lo ha fatto contro i governi che non stanno facendo abbastanza in nome del rispetto ambientale e tantomeno stanno mettendo in atto tangibili cambiamenti nonostante sia urgente.
Argomento che in realtà non tocca e interessa solo i manifestanti ma tutti, automobilisti compresi. A convincere pacificamente i manifestanti a spostarsi dalla strada c’era anche uno scienziato ambientale; l’esperto e gli attivisti si sono confrontati in un dialogo che ha visto lo scienziato reagire alla protesta con:
Invece di stare sull’asfalto andate pure voi a tutelare le alberature, a tutelare il verde […]. Da un punto di vista scientifico non è questa la risposta. La transizione ecologica non la fai così. Questo non è contrastare il cambiamento climatico. Contrastare è un gesto attivo nei confronti dell’ambiente. Questo, l’unica cosa che provoca, è un aumento di smog e di macchine che sono ferme a mandare su gas inquinanti.
La questione di atti eclatanti e proteste più accese che mai va in realtà ben oltre e i discorsi da fare sono molto più lunghi e complessi del breve confronto avvenuto a Roma. Certo è che il Pianeta è seriamente a rischio e che nonostante riunioni e piani green, le cose faticano a cambiare.