Saturno: alla scoperta del pianeta
Saturno è il secondo pianeta più grande del Sistema Solare dopo Giove ed il sesto in ordine di distanza dal Sole. Appartiene alla categoria dei giganti gassosi proprio come Giove, Nettuno e Urano ed è famoso per via dei suoi anelli ma anche per le sue lune. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Di recente si è parlato molto proprio di Encelado, la più grande luna di Saturno: si è infatti scoperto che su questo satellite sono presenti diverse condizioni che rendono probabile l’esistenza di forme di vita. L’atmosfera di Saturno è composta principalmente da idrogeno molecolare (96,3%) e in misura minore da elio (3,25%) ma contiene anche tracce di metano, ammoniaca, propano, acetilene, fosfina ed etano.
Saturno: cosa c’è da sapere
Come Giove, anche questo pianeta non possiede una superficie vera e propria: al di sotto dell’atmosfera di Saturno infatti si trova uno strato di idrogeno liquido con un piccolo nucleo posto al centro. In pratica, mano a mano che si scende verso il centro del pianeta il gas diviene sempre più denso e caldo: non esiste una vera separazione tra l’atmosfera e la superficie.
Saturno ha un colore tendente al giallo: questo è dovuto alle nubi che lo ricoprono, generando spesso forti vortici e tempeste. Tutte queste caratteristiche e condizioni rendono impossibile la presenza di forme di vita come le conosciamo noi su questo pianeta, ma su uno dei suoi satelliti le cose stanno diversamente.
Le lune di Saturno e la scoperta di Encelado
Saturno possiede ben 64 satelliti naturali, la maggior parte dei quali molto piccoli e nascosti tra gli anelli. La più grande di queste lune è Titano, l’unico satellite del Sistema Solare a possedere un’atmosfera densa composta da azoto e carbonio. La sua pressione è simile a quella dell’atmosfera terrestre e questo è un aspetto molto interessante e significativo, che permetterebbe di addentrarsi con le sonde spaziali.
Solo di recente però gli studiosi hanno rivolto la loro attenzione su un altra delle lune di Saturno ossia Encelado. Nel 2005 infatti la sonda Cassini ha scoperto la presenza di geyser su questo satellite, dovuti alle attività idrotermali dell’oceano. Queste sorgenti di acqua calda propagano vapore acqueo e altre particelle a chilometri di altezza ed è stata questa scoperta ad attirare l’attenzione degli astronomi. Su Encelado esisterebbero infatti, a questo punto, le condizioni necessarie affinché possa esistere qualche forma di vita.
Gli anelli di Saturno
Saturno è famoso soprattutto per i suoi meravigliosi e coloratissimi anelli, scoperti sin dai tempi di Galileo all’inizio del 1600. Galileo però non aveva strumenti sufficientemente sofisticati, quindi la vera scoperta dei satelliti di Saturno è stata attribuita a Christiaan Huygens. Composti da ghiacci e polvere di silicati, gli anelli di Saturno sono spettacolari ma riguardo la loro origine non si hanno ancora informazioni certe. Attualmente le ipotesi sono due:
- Potrebbero essersi formati dalla distruzione di un satellite del pianeta che in seguito ad un impatto violento con una cometa o con un altro satellite avrebbe provocato una disgregazione;
- Oppure potrebbero essere semplicemente parte del materiale con cui si è formato il pianeta e che non si è riuscito ad aggregarsi alla massa principale.
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