La Scala Mercalli e le diverse intensità dei terremoti
Quando si verifica un terremoto non è raro sentir parlare di Scala Mercalli, anche se negli ultimi tempi è molto più facile che venga adottata la scala Richter. La Scala Mercalli infatti è una scala che permette di valutare l’intensità di un terremoto sulla base degli effetti che produce sugli edifici e quindi sul suo grado di potenza distruttiva.
A differenza della Scala Richter, la Scala Mercalli non richiede l’impiego di strumenti di misurazione specifici. La valutazione del terremoto viene infatti effettuata solo sulla base dell’osservazione degli effetti che ha prodotto. Ideata all’inizio del 1900 dal geologo e sismologo italiano Giuseppe Mercalli, la scala Mercalli è senza dubbio piuttosto semplice da utilizzare ma presenta alcuni limiti rispetto alla Scala Richter.
Tra questi, il più evidente riguarda l’impossibilità di confrontare l’intensità reale di un terremoto in due zone diverse. Gli effetti potrebbero infatti essere differenti a seconda del grado di sviluppo di un’area. Per questo motivo, ad oggi, la Scala Richter è la più utilizzata.
Scala Mercalli e gradi d’intensità di un terremoto
La Scala Mercalli è composta da 12 gradi d’intensità: quanto più il grado è elevato, maggiori sono gli effetti disastrosi riscontrati.
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Dal Primo al Terzo Grado: scosse leggere
Dal Primo al Terzo Grado della Scala Mercalli troviamo le scosse più lievi, che in alcuni casi potrebbero non essere nemmeno avvertite dalla popolazione. Il Primo Grado identifica le cosiddette scosse strumentali, che vengono registrate solamente dai sismografi e non sono percettibili.
Salendo di grado invece troviamo le scosse molto leggere che possono essere riconosciute ma che non destano grandi preoccupazioni. Si possono avvertire solamente alcune vibrazioni ma nulla di più.
Quarto Grado: scosse moderate
Il Quarto Grado della Scala Mercalli identifica le scosse moderate, che provocano vibrazioni evidenti, che sono avvertite dalle persone che si trovano negli edifici. Tuttavia, siamo ancora in un range leggero. All’aperto queste scosse sono ancora impercettibili quindi provocano solamente un po’ di spavento a coloro che si trovano al chiuso ma non causano danni ad edifici.
Quinto e Sesto Grado: scosse forti e molto forti
Le scosse di Grado Cinque della Scala Mercalli sono piuttosto forti, tanto da causare crepe nei rivestimenti degli edifici ed oscillazioni importanti degli oggetti. Quando si entra nel sesto grado, la situazione si fa ancora più evidente, con vetri che si frantumano, alberi che iniziano ad oscillare e mobili che si spostano dalla loro posizione. In questo grado si possono riscontrare i primi danni, seppur ancora piuttosto moderati.
Settimo ed Ottavo Grado: scosse fortissime e rovinose
Le scosse di Grado Sette della Scala Mercalli provocano crepe nei muri e l’intonaco inizia a staccarsi. Il terremoto causa i primi danni agli edifici, seppur lievi, e anche le persone in automobile avvertono la scossa. Quando si entra nell’Ottavo Grado il problema inizia a farsi molto più preoccupante. Il terremoto provoca danni parziali agli edifici (camini, colonne, fumaioli) e si registra anche qualche vittima.
Dal Nono al Dodicesimo Grado: scosse catastrofiche
A partire dal Nono Grado della Scala Mercalli troviamo i terremoti disastrosi: con il Grado Nove iniziano a crollare interamente i primi edifici, mentre altri vengono spostati dalle fondamenta e anche le strutture antisismiche iniziano a rimanere danneggiate.
Con il Grado Dieci crollano numerosi edifici, le vittime sono diverse e si formano crepacci anche sul suolo. Il Grado Undici contempla una scossa catastrofica, che provoca la distruzione completa dell’area insieme a frane, maremoti e inondazioni. Il Grado Dodici, infine, è la distruzione completa e totale.