Seitan: qual è la sua origine? Fa male o fa bene? Facciamo chiarezza

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24/08/2019

Il seitan è diventato un alimento sempre più diffuso: se fino a qualche anno fa si trattava di una novità, oggi lo possiamo trovare in qualsiasi supermercato ben fornito e sono sempre di più le persone che lo consumano. Questo concentrato proteico infatti sembrerebbe l’ideale per chi segue una dieta vegetariana o vegana, perchè è del tutto naturale e sostituisce la carne a livello nutritivo. Purtroppo però il seitan non fa così bene come sembra e anzi, c’è chi sostiene che faccia proprio male e che si debba prestare attenzione perchè un suo consumo eccessivo potrebbe essere dannoso per la salute.

Oggi faremo chiarezza, spiegandovi cos’è il seitan, qual è la sua origine e soprattutto quali sono le controindicazioni di questo alimento che va tanto di moda.

Cos’è il seitan e qual è la sua origine

Il seitan è un impasto che viene ottenuto direttamente dal glutine estratto dalla farina di frumento o di altri cereali come il kamut. La sua origine è molto antica: ad inventare questo alimento sembra siano state delle comunità buddiste cinesi, che riuscirono appunto ad isolare ed estrarre dai cereali solamente la componente proteica (costituita dal glutine). La fortuna che sta conoscendo il seitan al giorno d’oggi è dovuta al fatto che questo concentrato proteico si può cucinare in moltissimi modi e può sostituire la carne in una dieta vegetariana o vegana. In sostanza quindi grazie al seitan è possibile colmare la carenza di proteine senza ricorrere a derivati animali come uova o carne.

Seitan: aspetto, calorie e sapore

Il seitan ha una composizione molto interessante dal punto di vista nutritivo: è ipocalorico (130 calorie in 100 grammi) e contiene una buona percentuale di proteine vegetali, ossia 24 grammi. Il suo aspetto è molto particolare, perchè da crudo assomiglia ad un ammasso spugnoso ma una volta cucinato lo si può tranquillamente scambiare per una fetta di carne. Con il seitan possiamo preparare ricette di ogni tipo: cotolette, spezzatino, passato in padella e via dicendo. C’è da dire che il suo sapore non è proprio fantastico, ma molto dipende da come viene condito e preparato.

Il seitan fa male? Per certi versi sì

SeitanSe in un primo momento il seitan era stato considerato un’alternativa meravigliosa alla carne per tutti coloro che seguono una dieta vegetariana o vegana, oggi le cose sono un po’ cambiate. La reputazione di questo alimento si è ridimensionata, perchè in alcuni casi il seitan fa male e deve quindi essere mangiato con un certo contegno. Il problema principale di questo impasto sta nella sua altissima percentuale di glutine: un ingrediente altamente allergenico che si dovrebbe sempre moderare nella dieta. Chi sostituisce la carne con il seitan senza prestare attenzione, potrebbe assumere eccessive quantità di glutine e questo potrebbe portare ad un’intolleranza più o meno marcata.

Va inoltre detto che il seitan non sostituisce la carne in toto perchè non contiene alcune sostanze in essa presenti come l’amminoacido lisina e la vitamina B12. In sostanza quindi lo possiamo mangiare, ma non osanniamolo troppo perchè non è l’alimento perfetto.

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