Shein mette a rischio la salute? Indumenti pericolosi per la salute

Ancora una volta le grandi aziende madri della fast fashion sono finite nel mirino di attivisti e non, perché oltre alle inchieste che hanno già messo in chiaro quanto inquinante sia il mondo della moda veloce e quante ingiustizie si nascondano in tutto il processo di produzione (con lavoratori sfruttati e sottopagati per dirne una), un nuovo report ha messo in evidenza un altro lato oscuro: i materiali dannosi utilizzati da alcuni brand, primi tra tutti Shein.

moda veloce

Da alcuni anni è cresciuta sempre di più la consapevolezza di quanto alcune usanze care al mondo del consumismo siano in più sensi dannose. Da una produzione quanto più possibile veloce e poco costosa sono nate svariate ingiustizie che avvolgono più settori e rendono lavoratori e consumatori schiavi di un sistema che fagocita troppo spesso e troppo facilmente la ricchezza ambientale e umana che il mondo mette a disposizione.

Non è di certo la prima volta che nelle polemiche finisce il settore della moda veloce, la cosiddetta fast fashion, alla quale ormai sempre più persone stanno rinunciando e verso la quale un numero sempre maggiore di attivisti, ogni giorno più agguerriti,  cercano di combattere.

Oltre agli ormai noti danni ambientali che la moda veloce causa, oltre ad alcuni scandali che si sono susseguiti nel corso degli anni relativi a come alcuni brand trattino direttamente o meno i dipendenti, c’è anche un altro grande lato oscuro, di cui si parla di meno ma non per questo è meno importante: i capi sono spesso realizzati con sostanze chimiche pericolose.


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Alcuni capi possono danneggiare la salute, ecco perché

shein greepeace

Apparentemente ben fatti, poco costosi e in grande quantità: questo ciò che attira i consumatori a comprare spesso con poca attenzione e molta “fame” i capi fast fashion. Eppure il prezzo tanto basso e la disponibilità quasi illimitata, costano molto. Impatto ambientale, condizioni inumane per i lavoratori e anche rischi per la salute.

Da quanto emerge da una nuova immagine di Greenpeace Germania, che si è concentrata nello specifico ad analizzate i prodotti SHEIN, il 15 per cento dei capi del marchio di ultra-fast fashion SHEIN, hanno al loro interno sostanze chimiche pericolose con una concentrazione “Superiore ai livelli consentiti dalle leggi europee e sono da considerarsi illegali a tutti gli effetti”.

Questo ciò che emerge dal report reso disponibile ai lettori sul sito di Greenpeace. L’indagine è stata portata a termine dopo che sono stati analizzati in laboratorio 47 prodotti acquistati in Italia, Austria, Germania, Spagna e Svizzera.

Oltre al 15 per cento già riportato, un altro 32 per cento dei capi contiene sostanze chimiche dannose, con concentrazioni più basse ma comunque preoccupanti.