Sostenibilità e ambiente: le linee guida da seguire per il futuro
Lo studio guidato da Johan Rockström e condotto dall’Earth Commission ha identificato i limiti del sistema Terra e li ha integrati con gli indicatori del benessere umano, allo scopo di valutare la sostenibilità complessiva del pianeta e orientare le politiche future. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Sistema terra: quali sono i limiti superati

Uno degli aspetti chiave dello studio è l’integrazione della giustizia come dimensione fondamentale dell’analisi di sostenibilità. Gli indicatori vitali del pianeta vengono considerati insieme agli indicatori del benessere umano, per comprendere l’interazione tra il sistema Terra e l’umanità.
I limiti del sistema Terra che sono stati superati riguardano il clima, l’inquinamento delle acque da fosforo e azoto, le risorse delle falde acquifere, le risorse delle acque superficiali e l’ambiente naturale non costruito. L’unico limite che non è stato superato a livello globale (ma solo a livello regionale) è l’inquinamento dell’aria.
Sostenibilità sistema Terra: come riconoscere i limiti
La caratteristica più importante dello studio è l’individuazione di valori specifici per ciascun limite, sia in relazione al pianeta che all’umanità. La differenza tra questi valori consente di identificare le aree in cui, anche se non si superano i limiti relativi al sistema Terra, si è già oltre il limite relativo al benessere umano. Queste indicazioni strutturali possono guidare la formulazione di politiche più dettagliate sulla sostenibilità a tutti i livelli.
Ad esempio, per il limite relativo al clima, viene fissata una soglia di sicurezza di 1°C di riscaldamento globale. Secondo lo studio, per tornare al livello attuale di 1,2°C, tra il 50 e il 60% del pianeta dovrebbe essere occupato da ecosistemi principalmente naturali, mentre nelle aree antropizzate almeno il 20-25% del territorio dovrebbe essere convertito in habitat semi-naturali, come parchi, al fine di garantire servizi ecosistemici e il benessere umano.