Sostenibilità trasporto pubblico: la situazione in Italia e in Europa
La maggior parte dei paesi europei non dispongono di abbonamenti europei validi per lunghi periodi sull’intera rete nazionale dei trasporti pubblici. L’italia si trova in una posizione decisamente bassa rispetto al contesto europeo. Andiamo a scoprire quanto è efficiente il settore dei trasporti pubblici in termini di sostenibilità in Italia.
L’Italia si posiziona male nella classifica del trasporto pubblico in Europa.
Trasporto pubblico: le osservazioni di Greenpeace
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Greenpeace ha stilato un report dove è presente una classifica dei paesi in relazione all’efficienza del trasporto pubblico. Il punteggio raccolto dall’Italia nella classifica stilata sul trasporto pubblico in Europa raggiunge appena 5 punti su 100.
Questo report tiene conto dell’offerta, dei costi e dell’accessibilità alla mobilità pubblica (autobus, treni, metro).
L’Italia si trova allo stesso livello di Francia, Finlandia e Slovacchia. Il Belpaese ha recuperato i suoi pochi punti grazie a un’Iva bassa (il 10%, in linea con la media europea).
Le principali problematiche in Italia consistono nella mancanza di un sistema unificato per i biglietti del trasporto pubblico, infatti ogni compagnia dispone del prorio. Unica nota positiva in Italia è Roma, che in una classifica composta da sole capitali europee non si è posizionata male.
Si può considera un punto di forza della capitale, ovvero il costo degli abbonamenti annuali che si aggirano sui 250 euro, e gli sconti per studenti in base al reddito, inoltre è interessante anche la formula “viaggia gratis” per anziani e indigenti. Ovviamente non basta considerare solo i lati positivi, infatti la qualità del servizio, come riconosciuto dal rapporto Greenpeace, non è dei migliori.
Trasporto pubblico Italia: come si può migliorare?
il rapporto di Greenpeace premia il biglietto unico (il Klimaticket) per il trasporto pubblico testato in Germania la scorsa estate e ormai entrato a regime con un prezzo di 49 euro al mese. Questa soluzione permette di viaggiare su qualsiasi mezzo pubblico in tutto il paese senza spese aggiuntive.
Questa formula, secondo i dati del governo viene usata per 1 miliardo di viaggi al mese, e spesso, nel 20% dei casi viene adottata da passeggeri che non avrebbero utilizzato il trasporto pubblico.
Austria, Ungheria e appunto la Germania hanno introdotto misure di questo tipo e a prezzi accessibili. Caso eccezionale per il Lussemburgo e Malta, dove il biglietto per il trasporto pubblico è gratuito.
Ben due terzi dei paesi in Europa non dispongono di abbonamenti validi per lunghi periodi, il che potrebbe causare una minore adesione alla mobilità sostenibile e aumentare i mezzi privati in circolazione con un incremento delle emissioni di gas serra.
Nel rapporto viene scritto:
“Con una forte volontà politica, si potrebbe rendere il trasporto pubblico più accessibile a tutti nel giro di poche settimane; questa misura ridurrebbe la nostra dipendenza dai combustibili fossili e le nostre emissioni di gas serra, migliorerebbe la qualità dell’ambiente e aiuterebbe le persone a far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia”