Specie marine in via d’estinzione: l’allarme alla Cop15

Che la biodiversità sia gravemente sotto minaccia è ormai chiaro, ma durante la recente Cop15 è stato lanciato l’allarme della possibile estinzione di specie marine delle quali ancora nemmeno si conosce l’esistenza.

Mare, Pulito

Gli ambienti marini sono gravemente minacciati, e per quanto non sia una novità, anche durante la conferenza per la tutela della biodiversità (Cop15) è stato lanciato un serio allarme.

Durante la Conferenza delle Nazioni Unite sulla tutela della biodiversità (iniziata lo scorso 7 dicembre e che terminerà il 19 dicembre) è stato completato un documento, firmato da un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Stefanie Kaiser, dell’Istituto di ricerca e Museo di storia naturale Senckenberg (Germania), in cui si lancia un chiaro messaggio ai leader mondiali. È necessario tutelare e agire immediatamente, per salvare svariate specie dall’estinzione.

Il 90% delle specie marine scomparirà?

specie marine

Da quanto pervenuto dalla Conferenza delle Nazioni Unite sulla tutela della biodiversità, il 90% delle specie marine che equivalgono a circa 2,2 milioni di organismi, rischia di estinguersi ancora prima che vengano scoperte e riconosciute.

Un allarme a tutti gli effetti e da prendere con estrema serietà perché perdere completamente tanti esseri viventi avrà conseguenze devastanti. Tanto riguardo gli ambienti marini, inoltre, è tuttora da scoprire e approfondire, ma si conosce già l’importanza dell’ambiente marino e la vita marina, per l’intera biodiversità e l’ecosistema in generale. A risentire della possibile futura perdita di più di 2 milioni di specie sarà anche l’approvvigionamento alimentare umano, senza parlare del danno climatico.

Ecco perché i ricercatori, nel documento citato chiedono supporto ai governi, anche perché ad oggi non esiste ancora un quadro internazionale “Che guidi l’attuazione delle misure di conservazione”, come ha sottolineato colei che ha guidato l’indagine, Stefanie Kaiser. Quest’ultima, inoltre, ha spiegato ancora quanto sia fondamentale l’ambiente marino:

Gli ambienti marini più profondi sembrano, a prima vista, molto distanti e insignificanti ma l’oceano profondo, quello tra i 200 e gli 11mila metri di profondità, è l’habitat più grande del mondo e copre più della metà della superficie terrestre: è essenziale per la regolazione del clima globale, immagazzinando anidride carbonica e calore e mantenendo la biodiversità.

I ricercatori chiedono anche maggiori investimenti e decisioni per conoscere e studiare più approfonditamente l’ambiente marino, perché senza conoscenza sarà impossibile sapere come tutelarlo.