Spreco alimentare: quali danni crea a livello ambientale ed economico

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08/07/2022

Lo spreco alimentare è un problema sempre più ingente che riguarda tutta una serie di prodotti della filiera agroalimentare che vengono eliminati o smaltiti, anche se ancora commestibili. Andiamo a scoprire le conseguenze derivanti dallo spreco alimentare sia dal punto di vista economico che ambientale.

Food, Waste

Si intuisce quando questo problema possa danneggiare il nostro Pianeta e la nostra qualità della vita perché implica il consumo eccessivo di risorse preziose come energia, acqua e terra.

Spreco alimentare: dove sta il problema?

Problemi

Un problema che riguarda sia i produttori che i consumatori: nel primo caso si tratta degli sprechi che si verificano nella prima parte della filiera alimentare (vale a dire durante la produzione, il raccolto e la prima trasformazione) mentre nel secondo caso si fa riferimento agli sprechi che avvengono nella parte finale della filiera, come ad esempio nella distribuzione.

I danni economici da spreco alimentare sono davvero allarmanti: secondo un rapporto della FAO 1,6 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno, vale a dire un terzo della produzione alimentare globale.

Dal punto di vista ambientale, lo spreco alimentare è responsabile del 6% delle emissioni di gas serra, della dispersione di 253 Km3 di acqua potabile (solo in agricoltura), oltre che della perdita di biodiversità.

Spreco alimentare: la situazione in Italia

Spreco

In Italia il problema dello spreco alimentare è piuttosto importante, anche se fino a qualche anno fa non era molto sentito come adesso. Come molti altri Paesi ad alto reddito, in Italia fra le principali cause degli sprechi si trovano i comportamenti inconsapevoli dei consumatori finali.

Fortunatamente nel 2020 Waste Watcher ha rilevato che gli sprechi alimentari in Italia siano diminuiti del 20% rispetto a quelli avuti nel 2019, così come è aumentata per gli italiani la consapevolezza che ci sia una connessione tra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo.

Ci auguriamo allora che la tendenza a non sprecare continui anche nei prossimi anni e che in futuro sempre più persone abbiano a cuore questo fenomeno e si comportino in maniera più responsabile per il bene di tutti e del Pianeta che ci ospita.