Stop Vespa velutina: come contrastare la sua diffusione
La Vespa velutina, una specie aliena in continua espansione in Italia, rappresenta una minaccia per le api locali e la biodiversità delle aree interessate. Tuttavia, uno studio sul genoma di questa vespa offre una base per comprendere come intervenire per limitarne la diffusione. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
È stato identificato il genoma della Vespa velutina in uno studio, rappresentando il primo passo per contrastare la sua diffusione.
Vespa velutina: quali sono i rischi della diffusione
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Originaria del sud-est asiatico, la Vespa velutina è stata probabilmente introdotta accidentalmente nel sud della Francia nel 2004 e si è poi diffusa in Belgio, Spagna, Portogallo e in Italia.
La sua proliferazione rappresenta un problema particolare per le api, poiché la Vespa velutina è un predatore altamente abile nel cacciare api. Questa specie, originariamente aggressiva nella sua zona d’origine, si è evoluta in Europa diventando ancora più pericolosa, mettendo a rischio le comunità locali di api.
In Francia, ad esempio, gli apicoltori hanno subito perdite fino al 50% dei loro alveari a causa di questa specie. La diffusione di questa vespa e di altre specie aliene in Europa è motivo di preoccupazione.
Recentemente, uno studio condotto dalle università di Pisa, Firenze e dall’University College di Londra ha sequenziato per la prima volta il genoma della Vespa velutina al fine di comprendere meglio il suo meccanismo di diffusione e sviluppare strategie per contrastarla. Questo studio, intitolato “La mappa genomica dei calabroni”, è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Stop Vespa velutina: lo studio

I ricercatori spiegano:
“Comprendere le ragioni del successo di queste vespe come specie invasive è fondamentale per gestire future introduzioni e minimizzare l’impatto sulla biodiversità locale. Disporre di una mappa genomica completa per questi insetti è fondamentale per la gestione.”
Attraverso il confronto con altre specie, la ricerca ha evidenziato una pressione selettiva sui geni associati alla riproduzione, che potrebbe agevolare la transizione verso nuove aree invasive. Inoltre, sono state individuate significative differenze nei geni associati alle funzioni olfattive.
Questo studio rappresenta un punto di partenza per la comprensione dell’evoluzione e dell’ecologia dei calabroni, aprendo la possibilità di utilizzare approcci molecolari nella gestione delle popolazioni native e invasive di questi insetti spesso trascurati. La presenza della Vespa velutina in Italia è stata segnalata in diverse regioni, tra cui Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia.
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