Superbonus 110 in base al reddito: la proposta di legge
La proposta della Lega riapre il dibattito sul superbonus edilizio, offrendo detrazioni fino al 100% per i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, le risorse finanziarie limitate e la necessità di razionalizzare i bonus edilizi pongono sfide per il governo nel prendere una decisione sulla misura da adottare.
Una proposta di legge presentata dalla Lega, firmata dal deputato Alberto Gusmeroli, riapre il dibattito sul superbonus edilizio. La proposta non mira a un’esenzione completa al 110%, ma potrebbe consentire il rimborso dei costi fino al 100%, considerando il reddito e alcune condizioni tecniche, come la classe energetica dell’immobile.
Riforme in arrivo per i bonus edilizi
In linea con gli impegni dell’Italia per la transizione ecologica, inclusi quelli stabiliti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), il governo sta valutando riforme per agevolare i proprietari di abitazioni che dovranno migliorare l’efficienza energetica.
La proposta della Lega potrebbe essere la base per un intervento governativo che mira a razionalizzare i bonus e le detrazioni disponibili, soprattutto considerando che molti di essi scadranno nel 2024.
Tuttavia, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già sottolineato la limitata disponibilità di risorse per la prossima legge di bilancio, considerando le numerose promesse fatte dal governo.
Detrazioni fino al 100% per i lavori di ristrutturazione
La proposta della Lega prevede detrazioni che possono coprire fino al 100% delle spese per i lavori di ristrutturazione delle case principali. Questo beneficio sarebbe destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, con la possibilità di aumentare la soglia utilizzando il meccanismo del quoziente familiare, già utilizzato per il Superbonus 110%.
Per ottenere il rimborso completo, i lavori dovrebbero riguardare edifici classificati in classe energetica G, la più bassa. Con l’approvazione definitiva della direttiva europea sulle case green, tali edifici avranno l’obbligo di raggiungere almeno la classe E entro il 2030.
La Lega sottolinea che la direttiva dell’Unione Europea prevede il sostegno finanziario ai Paesi che offrono incentivi e bonus per la transizione ecologica. Tuttavia, la disponibilità di fondi per coprire gli interventi di ristrutturazione rimane limitata.