Teorema di Coase: fondamento del Protocollo di Kyoto

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08/06/2021

Il Teorema di Coase ha un’importanza fondamentale per quanto riguarda le teorie sull’inquinamento e sulla sua risoluzione. Elaborato dal premio Nobel Ronald H.Coase negli anni ’60 è stato assunto come paradigma di base per l’elaborazione del Protocollo di Kyoto e si basa principalmente sul concetto di proprietà. Scopriamolo meglio insieme.

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Secondo questo teorema, come vedremo a breve nel dettaglio, per raggiungere un equilibrio ottimale è necessario che avvengano delle negoziazioni tra le parti (industrie inquinanti e soggetti inquinati). Si tratta di un concetto non facilissimo, che cercheremo di spiegare con parole semplici in modo da farlo comprendere a chiunque. La sua importanza infatti non a sottovalutata, visto che anche il Protocollo di Kyoto è fondato su questo teorema.

Il teorema di Coase e il diritto di proprietà

Secondo quanto enunciato nel Teorema di Coase, nelle logiche del mercato è indispensabile che vengano assegnati i diritti di proprietà sui terreni, sui fiumi e su tutte le risorse naturali, che quindi non dovrebbero essere statali ma in mano ad ogni operatore. Solo in questo modo infatti sarebbe possibile raggiungere un equilibrio sociale ed economico ottimale, grazie ad una negoziazione sana e corretta tra le diverse parti.

Esempio pratico di applicazione del Teorema

Per comprendere meglio il concetto nel campo dell’inquinamento possiamo fare un esempio. Ipotizziamo che un’industria abbia il diritto di proprietà su un determinato terreno e che l’attività di tale azienda provochi qualche “effetto collaterale” nei dintorni. L’industria ad esempio potrebbe rendere l’aria malsana, produrre cattivi odori, contaminare l’ambiente dal punto di vista paesaggistico e così via. Questo, pur rimanendo sempre entro i limiti previsti dalla legge e quindi inattaccabile da questo punto di vista.

In questa situazione, a trarne i maggiori danni sono coloro che vivono in prossimità dell’industria o che hanno qualche attività da portare avanti. Gli albergatori potrebbero avere delle ricadute sul loro giro di clienti, gli abitanti potrebbero avere problemi con gli odori molesti emessi dallo stabilimento e così via. Come risolvere questa situazione?

La soluzione proposta dal Teorema di Coase è quella della negoziazione tra le parti coinvolte. Gli “inquinati” offrono un compenso economico all’inquinante, in modo che questi possa continuare la propria attività riducendo però i suoi effetti negativi nei dintorni.

Il ruolo dello Stato nel gestire le esternalità

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Le esternalità, secondo il Teorema di Coase, non richiedono un intervento da parte dello Stato ma possono essere gestite dalle singole parti che godono dei diritti di proprietà. Lo Stato quindi in questa teoria svolge un ruolo assente. Non deve gestire nulla perché non gode dei diritti di proprietà che renderebbero ogni cosa molto più semplice e in equilibrio.

Il Teorema di Coase e l’Ottimo Paretiano

Con la gestione dei rapporti tra inquinante e inquinato illustrata dal Teorema di Coase, si viene a creare una situazione di equilibrio ottimale, chiamato anche ottimo paretiano. In sostanza, le due parti in gioco raggiungono uno stato di perfetto equilibrio, che non può subire variazioni. Infatti se così fosse l’una o l’altra delle parti ne risulterebbe in svantaggio rispetto all’altra. Gestire l’inquinamento in questo modo potrebbe essere una soluzione davvero interessante, in cui non è contemplato l’intervento dello Stato ma entrano in gioco solamente le parti interessate.