Transizione energetica: l’estrazione mineraria in Norvegia
La Norvegia considera l’estrazione di materie prime dai fondali marini per la transizione energetica, suscitando preoccupazioni ambientali. Il governo norvegese propone l’apertura di parti della piattaforma continentale norvegese all’estrazione mineraria sottomarina per sostenere la transizione energetica, ma ci sono preoccupazioni riguardo agli impatti ambientali e alla sostenibilità di tali attività. Andiamo a scoprire le ultime novità.
La Norvegia sta cercando di posizionarsi come leader europeo nella transizione energetica, ma per raggiungere questo obiettivo sta valutando l’opzione di estrarre nuove materie prime dai fondali marini.
Estrazione materie prime Norvegia: le preoccupazioni
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Questa prospettiva ha attirato l’attenzione dell’organizzazione ambientalista Greenpeace, che ha protestato contro le attività della compagnia petrolifera Shell nel porto di Haugesund, in Norvegia, nel febbraio 2023.
Il governo norvegese ha proposto l’apertura di parti della piattaforma continentale norvegese all’estrazione commerciale dei minerali del fondo marino. Tuttavia, le operazioni di estrazione mineraria sottomarina saranno autorizzate solo se l’industria dimostrerà di adottare pratiche sostenibili e responsabili.
Un rapporto del WWF intitolato “An investigation in too deep seabed mining and minerals – What We Know and Don’t Know About Seabed Mining” ha evidenziato che l’estrazione mineraria sottomarina è intrinsecamente insostenibile, evidenziando la necessità di chiarire molte incognite prima di consentire a questa industria di operare sui fondali marini.
Jessica Battle, a capo della No-Mining Seabed Initiative del Wwf, ha spiegato:
“Chiediamo agli investitori di cercare soluzioni innovative e creare una vera economia circolare che riduca la necessità di estrarre risorse limitate dalla Terra”
Estrazione mineraria Norvegia: le ultime news
Il Ministro del Petrolio e dell’Energia, Terje Aasland, ha affermato:
“Abbiamo bisogno di minerali per avere successo nella transizione verde (…) Il successo sarà fondamentale per la transizione energetica mondiale a lungo termine”
Tuttavia, l’apertura di un nuovo mercato del lavoro potrebbe comportare rischi per gli ecosistemi marini e contrastare gli sforzi di contrasto al riscaldamento globale.
Il sito web del governo norvegese afferma che prima di avviare qualsiasi attività di estrazione mineraria sottomarina, verranno valutati attentamente gli impatti ambientali.
Tuttavia, il sito stesso riconosce che le conoscenze sulle tecnologie di estrazione e sulle soluzioni di sviluppo sono insufficienti per valutare appieno i potenziali depositi di minerali e stimare i tassi di estrazione. Ciò solleva preoccupazioni riguardo alla capacità di gestire in modo responsabile e sostenibile l’estrazione di materie prime dai fondali marini.