Trasporti navali: tasse sulle emissioni in Europa
Per la prima volta l’Emission trading scheme, il sistema di acquisto e compensazione dei gas serra emessi, è stato esteso anche al trasporto marittimo. Andiamo a scoprire come si svilupperà la nuova misura presa in considerazione dall’Unione Europea.

Emissioni inquinanti: il report per i trasporti navali

Per questo il recente accordo sulla riforma dell’Ets, l’Emission Trading Scheme, è considerato un passo importante, perché è stato esteso l’obbligo di compensare le emissioni anche al comparto navale. Facciamo prima un passo indietro, e ricordiamo che con l’Ets viene imposto un limite al diritto di emettere inquinanti specifici in una determinata area (in questo caso l’Europa). Le aziende possono scambiare i diritti di emissione all’interno di tale area, in modo che la quota totale di gas serra generati non superi mai il limite. In Europa circa il 45 per cento delle emissioni di gas a effetto serra è coperto dal sistema di scambio quote.
Emission Trading Scheme: come funziona la riforma

È un passo importante perché è la prima volta il comparto navale viene obbligato ad acquistare sul mercato delle quote di carbonio. La riforma non riguarderà per altro solo il biossido di carbonio: dal 2026 arriverà infatti l’obbligo anche per il metano e gli ossidi di azoto, altri gas serra altamente inquinanti generati dal trasporto navale.