Turbina autorotante: l’idea italiana per il miglioramento dell’eolico domestico

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17/07/2022

Si chiama Airon e mira a superare alcuni limiti dell’eolico: queste turbine, infatti, hanno eliche che non si muovono sono in verticale o in orizzontale ma presentano geometria variabile, mirando ad ovviare al problema della direzione del vento, critico anche per le soluzioni domestiche come l’eolico da balcone. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Eolico

Il brevetto, tutto italiano, è stato depositato dal progettista toscano Aldo Benincasa, che ha creato il nome di Airon, turbina autorotante.

Turbina autorotante: come funziona?

Turbina

Eliche autorotanti e a geometria variabile che mirano a superare i limiti dell’eolico: le turbine classiche, infatti, generalmente si muovono o in orizzontale o in verticale, ma quelle di Airon, marchio registrato, sono autorotanti e a geometria variabile.

In questo modo il dispositivo può funzionare indipendentemente dalla direzione del vento, un problema per tutto l’eolico, incluso il mini e il micro, di interesse per i consumi domestici. Se fosse confermato su larga scala, sarebbe un goal per l’eolico e per tutte le rinnovabili.

Sul brevetto depositato dal progettista toscano Aldo Benincasa si evince:

Turbina eolica innovativa che impiega un sistema con diverse eliche, ciascuna a due pale, su uno stesso asse orizzontale, autorotanti e inserite su una struttura a palo verticale, caratterizzato dal fatto che ogni elica agisce in modo da permettere una stessa rotazione del sistema, per qualsiasi direzione del vento

Turbina autorotante: l’innovazione per il futuro

Futuro

In altre parole, quando una pala si trova in posizione verticale, quindi con il massimo sfruttamento energetico del vento, l’altra opposta si trova in orizzontale, quindi con il minimo impegno. L’architettura è dotata di un sistema di sicurezza per venti superiori a 25m/s.

Continua così l’inventore della turbina:

“Nella presente domanda di brevetto si è studiato un particolare sistema a doppia rotazione: orizzontale e verticale al contempo. Tale innovazione permette una più performante efficienza energetica sia per piccole turbine, per impianti microeolici da utilizzare in ambienti domestici, che per turbine di maggiori dimensioni, posizionabili in situazioni ambientali con presenza di correnti di masse d’aria superiori”

Per ora abbiamo solo il prototipo e funziona. Presto, dunque, per gridare il definitivo Eureka, ma la soluzione promette davvero bene.