Un quarto della popolazione di lupi in Svezia verrà ucciso: è davvero l’unica strada?

Sono 75 gli esemplari che verranno uccisi dai cacciatori in Svezia, su un totale di 460. Questa la decisione del governo svedese per contenere l’espansione dei predatori, ma diversi attivisti si sono subito mobilitati contro la più grande campagna di abbattimento di lupi degli ultimi anni.

lupo

I lupi, mammiferi appartenenti all’ordine dei carnivori, sono stati per molto tempo riconosciuti come specie in via d’estinzione e, dunque, protetti. Da qualche anno a questa parte i predatori sono tornati a popolare zone in cui erano quasi estinti: una buona notizia che però ha generato anche timori.

Così, fin dallo scorso novembre lo stesso Parlamento europeo ha votato per declassare lo stato di conservazione del lupo ai sensi della convenzione di Berna, dopo diversi tentativi compiuti negli anni per diminuire lo status di protezione legale per i predatori.

È davvero “necessario” uccidere i lupi?

Wolf

Il governo svedese ha reputato “necessario” il via libera all’uccisione di un massimo di 75 lupi, su un totale di 460, per contenere l’espansione dei predatori. Una scelta che ha indignato gli animalisti ma che è sostenuta da cacciatori e agricoltori:

La caccia è assolutamente necessaria per rallentare la crescita del numero di esemplari. Il branco di lupi è il più numeroso che abbiamo avuto nei tempi moderni.

Ha spiegato ieri (giornata in cui la caccia ha avuto ufficialmente inizio) Gunnar Glöersen, manager presso l’Associazione dei cacciatori svedesi.

Non mancano le reazioni contrarie delle organizzazioni anti-caccia, anche perché esistono metodi diversi ben meno cruenti per tenere sotto controllo la popolazione di lupi in Svezia, la quale tra l’altro è numericamente inferiore a molti altri paesi (basti pensare che solo in Italia si contano circa 3.300 lupi).

Contro il via all’abbattimento dei 75 esemplari Marie Stegard, presidente del gruppo anti-caccia Jaktkritikerna, ha chiarito come azioni violente e definitive non possano mai rappresentare una reale soluzione, perché:

I lupi come i principali predatori nella catena alimentare sono un prerequisito per la biodiversità. L’uccisione di un quarto della popolazione attraverso la caccia ha conseguenze negative per gli animali e la natura. È disastroso per l’intero ecosistema. L’esistenza dei lupi contribuisce a una vita animale e vegetale più ricca. La sopravvivenza umana dipende da ecosistemi sani.