Velocità della luce: definizione, curiosità e notizie recenti
La velocità della luce ha destato molto fascino negli anni addietro: questo valore è da sempre stato oggetto di studio di matematici e fisici tra cui il grande Albert Einstein. Stiamo parlando della massima velocità che possa essere raggiunta in natura: niente e nessuno sarebbe in grado di superare la velocità della luce ma per arrivare a questa conclusione di sono voluti secoli di studi e teorizzazioni. Come vedremo, in passato si pensava che la luce avesse una velocità infinita: il primo ad ipotizzare il contrario fu Galileo Galilei e dopo di lui furono molti gli studiosi che si concentrarono su questo valore. Quello che possiamo affermare oggi è il cardine della teoria della relatività di Einstein ma negli ultimi tempi sono emerse ricerche che potrebbero smentirla.
La velocità della luce in m/s
Secondo la teoria della relatività di Albert Einstein, la velocità della luce non è infinita ma al contrario può esserle attribuito un valore ben preciso, che rimane costante. Tale valore misura 299.792.458 metri al secondo. Sicuramente si tratta di una velocità elevatissima e infatti la velocità della luce non potrebbe essere raggiunta da niente e nessuno in natura. Vi siete mai chiesti però il motivo? Secondo la teoria della relatività di Einstein, per semplificare, se un oggetto incrementa la sua velocità aumenta anche la sua massa. Questo significa che qualsiasi accelerazione, maggiore è la velocità, e maggiore diventa dispendiosa in termini di energia.
Partendo da questo presupposto, non possiamo immaginare una velocità infinita perchè si arriva sempre ad una situazione limite in cui un aumento di velocità richiederebbe un’energia esageratamente grande e non disponibile di fatto nell’universo. Ecco quindi che anche la velocità della luce ha un suo limite e questo si assesta sul suo valore.
E se la velocità della luce non fosse costante?
Se la teoria della relatività di Einstein è sempre stata ritenuta una delle massime scoperte nel campo della fisica, oggi le cose sembrano essere arrivate ad un punto potenziale di svolta. Alcuni studi più recenti hanno in realtà messo in crisi questa teoria e ci riferiamo in particolare allo studio condotto dai due fisici Magueijo e Afshordi, pubblicato sulla rivista Physical Review D. Secondo questi studiosi, la velocità della luce sarebbe in realtà stata molto più elevata nelle fasi primordiali dell’Universo e solo con il passare del tempo sarebbe diminuita. Anche se per il momento non abbiamo prove scientifiche, i due fisici sono convinti di poter provare questa nuova tesi misurando l’indice spettrale. Se ci dovessero riuscire, l’intera teoria della relatività di Enstein andrebbe rimessa completamente in discussione perchè significherebbe che la velocità della luce non è una costante.
Se questa ipotesi fosse vera, metterebbe in discussione tutto quanto fino ad oggi ipotizzato non solo sulla formazione dell’Universo ma anche sulla sua evoluzione. Importanti ripercussioni ci sarebbero anche in campo astronomico: se la velocità della luce non è una costante allora diversi enigmi troverebbero un nuovo senso e si potrebbero formulare teorie valide e completamente nuove. Non ci rimane che aspettare, e vedere se davvero Einstein aveva torto.