Auto a idrogeno: il primo test in Italia

-
24/09/2022

Al via il primo test drive italiano della Toyota “Mirai”, la seconda generazione dell’auto a idrogeno. L’innovativa berlina emette solo gocce d’acqua ed è dotata di un’autonomia di 650 chilometri, con un tempo di rifornimento inferiore ai 5 minuti. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Idrogeno

Il futuro delle auto a idrogeno è sempre più vicino anche in Italia. Proprio in questi giorni al Centro Ricerche Casaccia (Roma) dell’Enea verrà effettuato il test drive su una Toyota “Mirai”, la prima berlina a celle a combustibile alimentata a idrogeno, che garantisce una mobilità a zero emissioni e un’autonomia di guida fino a 650 km.

Auto a idrogeno: la vettura innovativa

Traffico

L’innovativa vettura, dal design elegante e accattivante, emette soltanto gocce d’acqua e ha un tempo di rifornimento inferiore a 5 minuti. A effettuare il test di guida saranno i partecipanti della H2 Summer School (organizzata dal Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Associazione Italiana di Ingegneria Chimica), il cui percorso formativo si conclude oggi.

L’auto Mirai della Toyota, prima casa automobilistica al mondo ad aver introdotto i veicoli elettrici a celle a combustibile a zero emissioni nel 2014, rappresenta la frontiera più avanzata nella tecnologia dell’alimentazione a idrogeno.

Da diverso tempo gli esperti dell’Enea sono impegnati nella ricerca in questo ambito per spingere verso una mobilità davvero sostenibile e il Centro Casaccia (che costituisce il più grande complesso di laboratori ed impianti dell’agenzia) è stato scelto per ospitare la “Hydrogen demo Valley”, il polo infrastrutturale finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica attraverso un accordo di programma dell’iniziativa Mission Innovation.

Mobilità sostenibile: l’iniziativa Mission Innovation

Sostenibilità

Quest’ultima nasce con l’ambizioso obiettivo di sviluppare tutta una serie di tecnologie, servizi e infrastrutture per dar vita a una filiera nazionale di produzione, trasporto, accumulo e utilizzo di idrogeno.

Giulia Monteleone, responsabile della divisione per l’energia, commenta:

“L’ENEA, con le sue infrastrutture e professionalità, è attiva da anni nella ricerca su idrogeno e celle a combustibile, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una mobilità a zero emissioni. Tuttavia per accelerare la penetrazione dell’idrogeno in questo settore la maturità tecnologica da sola non è sufficiente: è necessario intervenire contestualmente anche sugli aspetti normativi, regolatori e incentivanti favorendo la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno su tutto il territorio nazionale, così come è necessario promuovere la cultura dell’idrogeno favorendone la conoscenza e l’accettabilità sociale”.