Cambiamenti climatici: la soluzione si trova nei suoli?

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25/07/2023

La qualità del suolo coltivato svolge un ruolo fondamentale nel contrasto ai cambiamenti climatici e nel mantenimento dell’aumento delle temperature entro 1.5°C, come stabilito dall’accordo di Parigi. Andiamo a scoprire per quale motivo il suolo coltivato potrebbe diventare l’alleato numero uno dell’umanità per contrastare il cambiamento climatico.

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L’agricoltura può contribuire nella lotta al cambiamento climatico non solo riducendo le proprie emissioni, ma anche imparando a sfruttare il terreno in modo più sostenibile e a renderlo più fertile.

Cambiamenti climatici: la capacità del suolo

Suolo

Il suolo ha la capacità di assorbire e stoccare particelle di carbonio, agendo come un serbatoio naturale. Tuttavia, l’agricoltura intensiva, che è ampiamente diffusa in molte parti del mondo, utilizza grandi quantità di fertilizzanti ed erbicidi chimici per aumentare la produzione agricola, causando un impoverimento dei terreni coltivati.

Secondo recenti ricerche, se metà dei terreni coltivati del mondo potesse immagazzinare solo l’1% in più di carbonio con l’impiego di migliori tecniche agricole, potrebbero essere sottratte circa 31 gigatonnellate di anidride carbonica all’atmosfera ogni anno. Questo sarebbe un contributo significativo per raggiungere l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature globali a 1.5°C.

La soluzione per il cambiamento climatico

Cambiamento, Climatico

Jacqueline McGlade, chief scientist della società Downforce Technologies e autrice della ricerca, ha sottolineato l’importanza di migliorare la qualità dei terreni agricoli in molte regioni del mondo, rendendoli più capaci di immagazzinare carbonio. Ciò potrebbe essere un passo importante per rendere i suoli carbon negative, contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio e i costi dell’agricoltura.

Anche la Commissione Europea sta riconoscendo l’importanza del suolo nel contrasto alla crisi climatica e ha presentato una proposta di legge che mira a contenere gli impatti dell’agricoltura intensiva entro il 2050 e a migliorare la salute del suolo.

I singoli Paesi dell’Unione Europea dovranno impegnarsi a monitorare lo stato dei terreni coltivati e a regolare l’uso di fertilizzanti ed erbicidi chimici per preservare la salute del suolo e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.