Eventi estremi in aumento: impatti negativi e necessità di adattamento
I cambiamenti climatici provocano un aumento di eventi estremi in tutto il mondo, con impatti negativi senza precedenti. L’Italia ha sperimentato un incremento del 55% degli eventi nel 2022 e del +135% nei primi mesi del 2023. È necessario adottare misure di adattamento e rendere le città vivibili per contrastare gli effetti delle ondate di calore.
I cambiamenti climatici stanno portando ad un drammatico incremento di eventi meteorologici estremi in tutto il mondo, provocando danni senza precedenti.
Nel solo 2022, si sono verificati 387 disastri naturali, con oltre 30.000 vittime e 185 milioni di persone colpite. In Italia, il numero di eventi estremi è aumentato del 55% nel 2022, seguito da un ulteriore incremento del +135% nei primi mesi del 2023, con gravi conseguenze sulla salute, sull’ambiente e sull’economia.
Combattere le ondate di calore
Con l’arrivo dell’estate, le ondate di calore rappresentano una minaccia sempre più grave, specialmente nelle aree urbane. L’effetto isola di calore rende i centri urbani particolarmente vulnerabili a temperature estreme a causa delle superfici cementate e della mancanza di aree verdi. Queste condizioni mettono a rischio la salute umana, con il rischio di danneggiare organi vitali e il cervello. Per proteggere la salute pubblica, è cruciale implementare piani per rendere le città più vivibili, con spazi aperti, aree verdi, e elementi acquatici rinfrescanti.
Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
La politica deve affrontare con urgenza la crescente minaccia delle ondate di calore e dei cambiamenti climatici. Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC), avviato nel 2017, è stato pubblicato solo nel 2022, ma attualmente manca di soluzioni concrete e collegamenti adeguati tra azioni di adattamento e mitigazione. Per fronteggiare con successo la crisi climatica, è necessario un cambio di rotta e una rapida implementazione del PNACC, adottando misure preventive e proattive per ridurre i rischi e proteggere l’ambiente e la popolazione.