Mantide religiosa: curiosità e falsi miti su questo insetto affascinante

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18/06/2020

La mantide religiosa è un insetto che da sempre ha fatto parlare di sè, per tanti motivi differenti. Conosciuta e diffusa in tutto il mondo, oggi addirittura ci sono persone che scelgono di allevarla in casa ma questa non ci sembra una bellissima idea, specialmente perchè parliamo di un insetto che vive senza dubbio meglio all’interno del suo habitat naturale. Anche se tutti hanno sentito parlare almeno una volta della mantide religiosa, comunque, ci sono tante curiosità particolari da raccontare sul suo conto.

Oggi quindi conosceremo più da vicino la mantide religiosa: qual è il suo significato, perchè è chiamata così, cosa la rende così curiosa.

Mantide religiosa: caratteristiche dell’insetto

La mantide religiosa (nome scientifico Mantis religiosa) è un insetto che appartiene all’ordine dei mantoidei e che si riconosce immediatamente perchè ha un aspetto del tutto particolare. Le femmine adulte sono piuttosto piccole: misurano circa 7,5 cm di lunghezza, mentre i maschi sono in genere più piccoli e non superano i 6 cm. La particolarità di questo insetto è che tende a mimetizzarsi con le foglie e l’erba perchè ha un colore verde brillante, anche se alcune specie tendono più al marroncino. Certo, non ha nulla a che fare con le doti di mimetismo tipiche del camaleonte, ma spesso è difficile da notare anche per via del suo corpo sottile.

Un’altra caratteristica anatomica singolare sono le due macchie presenti sulla zampe, di colore nero e simili a due occhi, impiegate infatti a scopi difensivi. La mantide religiosa ha inoltre un paio di ali, ma solo i maschi e le giovani femmine sono in grado di volare. In età adulta infatti il peso del corpo non consente alla mantide di spiccare il volo.

Perchè la mantide religiosa si chiama così?

In molti si chiedono perchè la mantide religiosa si chiami così ed il motivo è presto spiegato. Il nome che è stato dato a questo insetto infatti dipende dal suo aspetto fisico e in particolare delle zampe anteriori che sembrano in posizione di preghiera. Mantide deriva dal greco “mantis” che significa profeta: in passato si pensava che questo insetto portasse infatti sfortuna e rappresentasse il presagio di una sorte avversa.

Il cannibalismo post nuziale della mantide

La mantide religiosa è famosa anche per il suo curioso comportamento, che non si può certo dire esemplare, nei confronti del compagno. Le femmine infatti, subito dopo ma in alcuni casi anche durante l’accoppiamento, divorano i maschi che ormai hanno svolto la loro funzione e che quindi non sono più utili ai fini della procreazione. Va precisato che questo singolare comportamento dipende in realtà da un bisogno fisiologico della femmina di assumere grandi quantità di proteine per riuscire a produrre le uova. Ecco che allora la mantide, dopo aver utilizzato il maschio per la riproduzione, se lo mangia per essere certa di avere tutte le riserve proteiche di cui necessita.

Proprio per questa sua particolarità, con il termine mantide religiosa vengono oggi definite le donne che sfruttano gli uomini per motivi di denaro o per una propria convenienza.