Quali tipi di diete contribuiscono a ridurre le emissioni?

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31/07/2023

Un nuovo studio dell’Università di Oxford ha dimostrato che una dieta vegana può ridurre le emissioni di gas serra del 75% rispetto a una dieta onnivora con 100 grammi di carne a settimana. La ricerca sottolinea l’importanza di ridurre il consumo di carne per affrontare il cambiamento climatico.

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Un nuovo studio dell’Università di Oxford, pubblicato su Nature, ha rivelato che adottare una dieta vegana può ridurre le emissioni di gas serra del 75% rispetto a una dieta onnivora che include 100 grammi di carne a settimana.

Questa scoperta assume particolare rilevanza in un momento in cui gli eventi climatici estremi legati al cambiamento climatico stanno colpendo diverse regioni del mondo.

Oltre a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, la dieta vegana ha effetti positivi sulla fauna selvatica e sfrutta meno risorse idriche rispetto a una dieta onnivora.

Lo studio ha confermato i vantaggi di ridurre il consumo di carne seguendo un campione di oltre 55.000 persone lungo tutta la filiera alimentare.

Impatto ambientale della dieta vegana

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Il sistema alimentare globale è responsabile di un terzo delle emissioni mondiali di gas serra, dell’80% dell’inquinamento di laghi e fiumi e del 70% del consumo di acqua dolce.

Tuttavia, lo studio ha dimostrato che non è necessario eliminare completamente il consumo di carne per avere un impatto significativo sull’ambiente. Ridurre il consumo di carne a una media di 50 grammi al giorno può dimezzare le emissioni prodotte da un individuo.

Inoltre, la ricerca ha evidenziato che non ci sono sostanziali differenze di inquinamento tra diete pescetariane, vegetariane e onnivore a basso consumo di carne.

Per raggiungere la neutralità carbonica, le nazioni più ricche devono adottare misure significative per ridurre il consumo di carne, inclusa l’adozione di carne coltivata e sostituti vegetali, oltre a interventi mirati da parte delle istituzioni.

La dieta mediterranea e il consumo di carne in Italia

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La dieta mediterranea, con il consumo medio di circa 60 grammi di carne e pesce al giorno, è notoriamente salutare ed è un vanto per l’Italia e altre nazioni affacciate sul Mar Mediterraneo. Tuttavia, solo il 13% degli italiani segue questa dieta, secondo stime ottimistiche, e solo il 5% secondo stime più pessimistiche.

Sebbene la dieta mediterranea tradizionale preveda che non più di 28 grammi di proteine al giorno provengano da fonti animali, nel contesto moderno questa quantità si attesta intorno ai 50 grammi. Gli italiani consumano circa la stessa quantità di carne degli onnivori inclusi nello studio, pari a 104 grammi al giorno secondo misurazioni conservative.

Tuttavia, se si considera l’intero consumo di carne pro capite, includendo anche i tagli scartati che richiedono comunque risorse per la produzione, la cifra raddoppia, arrivando a 216 grammi al giorno. Questo elevato consumo di carne rappresenta una sfida per una società che deve ridurre drasticamente le proprie emissioni per affrontare il cambiamento climatico.