Siccità record: effetti devastanti sull’agricoltura, la crisi alimentare dilaga
Il caldo record di quest’estate è solo l’ultima goccia che fa traboccare il viso: l’ultimo semestre è stato caratterizzato da un’instabilità climatica che ha piegato l’agricoltura. E a farne i conti ora sono i raccolti, decimati dalla siccità, con cifre spaventose di perdita.
Il cambiamento climatico è innegabile, e quest’anno lo stiamo sentendo sulla nostra pelle. Siccità, afa, alluvioni: le ripercussioni sull’agricoltura nel 2023 sono state devastanti, ma non solo nel nostro paese. Ormai sembra chiaro che l’obiettivo fissato nell’Accordo di Parigi sul Clima nel 2015 per ridurre le emissioni è solo un ricordo lontani, e i pochi sforzi che sono stati fatti di certo non bastano.
Le ondate di calore portano incendi, alluvioni, grandinate, trombe d’aria, tempeste. A pagarne il prezzo è soprattutto il settore dell’agricoltura. Tali fenomeni meteorologici aumentano anche la diffusione di parassiti e sciami di insetti voraci, con conseguenze che possiamo immaginare.
Secondo il rapporto “The Lancet Countdown on health and climate change: health at the mercy of fossil fuels” pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet negli ultimi due anni la crescita del mais è diminuita di 9,3 giorni, del riso di 1,7 giorni e del frumento di 6 giorni rispetto agli anni passati, con perdite enormi di raccolto a livello mondiale.
Agricoltura e clima, la sfida si fa sempre più ardua

Nel 2020 sono 100 milioni in più le persone in stato di insicurezza alimentare da grave a moderata. Nel 2022 sono 800 milioni di persone, un decimo della popolazione mondiale. E si prevede che i numeri crescano, coinvolgendo non solo i cosiddetti paesi del Terzo Mondo, ma anche l’Europa.
John Marsham, docente di Scienze dell’atmosfera presso l’Università di Leeds, spiega l’impatto della crisi climatica sull’agricoltura:
Il nostro sistema alimentare è globale. Ci sono rischi crescenti di perdite simultanee di grandi raccolti in diverse regioni del mondo, che influiranno davvero sulla disponibilità e sui prezzi del cibo. Questo non è quello che stiamo vedendo in questo momento, ma nei prossimi decenni questa è una delle cose di cui ho davvero paura.
Non è solo il nostro ecosistema a essere a rischio, ma anche quello marino, con enormi perdite di flora e fauna. Un messaggio importante che invita ancora una volta a porre più attenzione alle nostre scelte alimentari ed energetiche.