Eventi climatici estremi: quali sono le conseguenze della grandine in Italia?
In seguito all’episodio di emergenza grandine che ha colpito ampie zone della Penisola nei giorni scorsi, si stanno valutando i danni causati dai chicchi di grandine enormi, grandi come palle da tennis, che hanno colpito i cappotti termici installati tramite il Superbonus. Andiamo a scoprire tutte le conseguenze di questo fenomeno estremo.
Questo ha aggiunto ulteriori problemi al già colpito settore delle abitazioni, affrontando i danni alle infrastrutture e mettendo a rischio la sicurezza delle persone.
Grandine Italia: la situazione attuale
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Un aspetto importante da sottolineare è che non tutti i sistemi di coibentazione sono uguali. L’Associazione Cortexa ha recentemente pubblicato un manuale approfondito dedicato al “Sistema a cappotto esterno”, considerato l’unica vera garanzia di qualità. Questo sistema fornisce una soluzione completa di coibentazione, con materiali testati per lavorare in sinergia, garantendo alte prestazioni energetiche e resistenza, oltre alle certificazioni indispensabili per garantirne la qualità.
Purtroppo, in Italia, molte imprese preferiscono assemblare i vari elementi della coibentazione acquistandoli separatamente, talvolta anche da produttori diversi, rendendo il risultato meno efficace e robusto.
Il recente evento di emergenza grandine ha causato danni così gravi al rivestimento esterno, che il recupero risulta impossibile. La domanda ora è chi dovrà coprire i costi di questi danni. La risposta ovvia dovrebbe essere l’assicurazione. Tuttavia, è allarmante scoprire che solo meno del 5% delle abitazioni in Italia è protetto da una polizza assicurativa contro calamità naturali, nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo.
Emergenza grandine: il report ANIA sulla protezione delle abitazioni
Il Report ANIA, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, conferma che persino le polizze tradizionali con estensione alle catastrofi naturali coprono solo circa l’11,3% delle abitazioni. Questo ha portato a una scarsa diffusione di coperture assicurative, lasciando il 88,7% delle abitazioni senza protezione adeguata.
È importante notare che l’Italia è uno dei pochi paesi industrializzati, con un’elevata esposizione al rischio, che non dispone di un meccanismo regolamentato per gestire le calamità naturali. Al contrario, molti altri paesi industrializzati, come Francia, Spagna, Stati Uniti e Giappone, hanno adottato sistemi regolamentati per la gestione dei rischi catastrofali, coinvolgendo sia il settore assicurativo privato che il supporto dello Stato, facilitando così la mutualizzazione dei rischi attraverso un’ampia platea di assicurati.
Recentemente, il Governo ha affrontato il tema delle calamità naturali e dell’emergenza grandine, considerando l’importanza dell’assicurazione contro i rischi. Tuttavia, per ottenere risultati concreti, sarà essenziale che lo Stato contribuisca in modo attivo sia nella prevenzione che nella copertura dei danni successivi a tali eventi.