Glicine: guida alla coltivazione
Il glicine è noto per gli splendidi fiori viola-lilla che scendono elegantemente in mille grappoli e che emanano un meraviglioso profumo. Questa pianta è una delle piante da giardino ornamentali più belle. Vediamo insieme come coltivarla al meglio per abbellire il nostro giardino.
Come coltivare il Glicine
Il glicine è una pianta originaria dell’Asia, il nome scientifico è Wisteria ed appartiene alla categoria delle Fabaceae. Questa pianta è una rampicante rustica, quindi viene utilizzato di solito per abbellire pergole, colonne, pareti, archi etc. Essa si sviluppa anche oltre i trenta metri. Un uso comune, ma che si sta facendo spazio, è la coltivazione in albero, che però compromette la fioritura. La pianta si adatta perfettamente alla coltivazione in climi temperati e non necessita di cure particolari.
Coltivazione
La coltivazione del glicine non richiede un grosso impegno come detto, anche se bisogna stare dietro al suo sviluppo, se si vuole che prenda la direzione desiderata. Un punto fondamentale è quindi la potatura della pianta. Il glicine va impiantato in primavera nella nostra penisola, mettendolo preferibilmente in una zona assolata. Se viene messo all’ombra crescerà comunque ma meno rapidamente e ne risentirà anche la fioritura, più tardiva e meno profumata.
Il glicine è dotato di radici forti e sviluppate, per questo chi lo mette nei pressi di marciapiedi e muri deve prendere delle precauzioni. La pianta va messa in una buca in terra profonda almeno mezzo metro e va riempita con terra mista con letame maturo. Irrigare abbondantemente la terra.
Successivamente irrigare meno di frequente. In estate aumentare il numero di irrigazioni. Il glicine va concimato due volte l’anno per il primo biennio, usando concime con azoto, fosforo e potassio. Per gli anni successivi ridurre la dose d’azoto. Se mettete la pianta in vaso, scegliete un contenitore molto grande, 80x50x80 almeno.
Fioritura e moltiplicazione
Il periodo di fioritura dipende dalla varietà. La tipologia americana Wisteria floribunda (che si distingue per una peluria biancastra sulle foglie) sboccia in estate, tra giugno e luglio, quella cinese Wisteria sinensis in primavera, in aprile, quando inizia a salire la temperatura. Se la pianta viene coltivata all’ombra, la fioritura sarà tardiva. In Italia la varietà maggiormente diffusa è quella cinese.
Per moltiplicare il glicine si possono usare diversi metodi, ma il metodo maggiormente diffuso è la moltiplicazione con talea più semplice e veloce. Il classico metodo con i semi richiede infatti molto tempo.
Potatura
La pianta va tagliata periodicamente, specialmente i rami che sono danneggiati, dannosi o inutili. Il glicine va potato anche se è coltivato in vaso. Le tecniche sono molto simili in entrambi i casi, l’unica differenza è nella frequenza. La pianta va potata in estate ed in inverno.
Nella stagione estiva bisogna accorciare i rami più vecchi, riducendoli ad un metro circa, a meno che non siano proprio quelli decorativi. Vanno poi rimossi i polloni e gli stoloni che si creano alla base del glicine. In inverno, dopo la caduta delle foglie, bisogna invece accorciare i rami di circa un anno, cercando di lasciare 4-5 gemme.